La DF, o Diagnosi Funzionale, costituisce il referto specialistico attestante la natura del disturbo:
consente quindi di delineare il profilo dell’alunno, sulla base del quale si costruiscono poi gli altri due
documenti cardine dell’integrazione scolastica, cioè il Profilo Dinamico Funzionale (PDF, vedi sotto) ed il
Piano Educativo Individualizzato (PEI). Per “diagnosi funzionale” si intende la descrizione analitica della
compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno in situazione di handicap, al momento in cui
accede alla struttura sanitaria per conseguire gli interventi previsti dagli articoli 12 e 13 della L 104/92. Alla
sua stesura provvede l’unità multidisciplinare composta dal medico specialista nella patologia segnalata,
dallo specialista in neuropsichiatria infantile, dal terapista alla riabilitazione, dagli operatori sociali in servizio
presso l’unità sanitaria locale o in regime di convenzione con la medesima. È un documento fondamentale
per conoscere il quadro delle capacità e difficoltà derivanti da menomazioni o indotte da modelli ed
atteggiamenti culturali e sociali. Attraverso di esso si individuano i processi di apprendimento e/o
adattamento, le abilità residue e/o compromesse e le potenzialità.
La Diagnosi Funzionale (DF):
●
viene richiesta dalla famiglia del soggetto disabile, o dalla scuola con il consenso della
famiglia, alla struttura sanitaria e consente di ottenere gli interventi previsti dagli articoli 12
e 13 della L 104/92;
●
viene consegnata dalla famiglia alla segreteria scolastica;
viene condivisa, all’inizio dell’anno scolastico, in un incontro del Consiglio di classe,
integrato dalla presenza del docente di sostegno, dell’eventuale educatore/collaboratore
all’integrazione, dei genitori dell’allievo e, in casi particolari e motivati, degli esperti del
servizio sanitario (in base a quanto previsto dall’Accordo di programma). Tale incontro è
promosso e presieduto dal Dirigente scolastico o, in caso di delega, dal referente per le
attività di sostegno;
●
viene aggiornata quando ci sono i presupposti e rinnovata ad ogni passaggio di grado
scolastico;
●
è vincolata dalla normativa vigente in materia di segreto professionale per gli operatori e di
consenso informato per gli utenti.
Il PDF (Profilo Dinamico Funzionale) è lo strumento necessario e “funzionale” all'elaborazione del
PEI. Viene redatto ad ogni passaggio dell’alunno-studente al grado scolastico successivo e rappresenta
dunque una sorta di carta d’identità da cui partire per preparare il nuovo percorso scolastico. Indica infatti le
caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell’alunno-studente ed è elaborato dell’intero Consiglio di
classe in collaborazione con l’esperto psicologo e/o neuropsichiatra: il loro apporto avviene negli incontri di
équipe previsti per singolo allievo tutelato dalla L 104/92 ( in base a quanto previsto dall’Accordo di
programma ). Prendendo le mosse dalle competenze in entrata (capacità possedute) e dalle difficoltà di
apprendimento riscontrate e/o certificate, il documento esplicita le possibilità di recupero e chiarisce tutti gli
interventi didattici ritenuti opportuni, con le relative modalità di intervento. Scopo fondamentale del
documento è quello di indirizzare correttamente l’intervento formativo della scuola successiva e di
evidenziare, oltre alle difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di disabilità, anche le capacità
possedute che devono essere infatti sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate.
13