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29) Strumenti compensativi e misure dispensative La Legge 170/2010 prevede che gli studenti con disturbi evolutivi specifici abbiano diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi per la durata di tutto il loro percorso scolastico e universitario. I docenti dovranno organizzare interventi nell'ottica di una didattica individualizzata e personalizzata che tenga conto delle caratteristiche peculiari dei soggetti. Nelle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA, allegate al DM del 2011, vengono definiti chiaramente sia gli strumenti compensativi, cioè gli strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell'abilità deficitaria, sia le misure dispensative, cioè gli interventi che consentono all'alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che risultano difficoltose e non migliorano l'apprendimento 69 . Con la locuzione “strumenti compensativi” s'intende l'ausilio fornito da: - calcolatrice; - vocabolario (cartaceo e/o digitale); - verifiche calibrate e verifiche scritte integrate a verifiche orali; - registratore e risorse audio (registrazioni, audiolibri, sintetizzatori vocali, etc); - tabelle, tavole (tavola pitagorica, tabella alfabetica, tabella delle misure, formulario, etc.); - cartine geografiche e storiche; - schemi e mappe concettuali; - computer con programmi di videoscrittura e correttore ortografico e/o sintesi vocale; - fotocopie e/o testi ridotti per quantità di pagine e/o testi a caratteri ingranditi; - software (ad es., programmi per creare mappe e tabelle); - altro. Con la locuzione “misure dispensative” s'intende invece la possibile dispensa dalle seguenti azioni: - lettura ad alta voce e/o lettura di testi molto lunghi; - rispetto dei tempi standard (appare ragionevole concedere almeno il 30% del tempo in più); - scrittura alla lavagna; - scrittura veloce sotto dettatura, scrittura di appunti durante la lezione; - uso del corsivo e dello stampato minuscolo; - lettura di consegne; - studio mnemonico (delle tabelline, delle coniugazioni verbali, di formule, sequenze, poesie); - studio delle lingue straniere in forma scritta; - interrogazioni non programmate e non concordate con lo studente; - eccessivo carico di compiti per casa (appare ragionevole una riduzione del carico di lavoro); - altro. 69 Cfr. URDANCH B., Strumenti, normativa, strategie educative per la didattica inclusiva, Il Capitello ed., Torino 2015, p. 15 e pp. 28 e sgg.; cfr. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA allegate al DM prot. n. 5669 del 12 luglio 2011, p. 7. 104