28) Segnalazione e certificazione
Che cosa deve fare la scuola se, nell'osservare l'alunno o lo studente, rileva comportamenti che
possono far pensare alla presenza di condizioni atipiche che ostacolano il processo di
apprendimento e se questi non sono stati segnalati prima dalla famiglia? Secondo la logica ICF, la
scuola dovrebbe anzitutto verificare se quei comportamenti costituiscono una modalità di
interazione con il contesto scolastico e quindi se sono correlati elementi che la scuola può
controllare, rimuovere o modificare.
Occorre
poi
accompagnare
la
famiglia,
delicatamente
ma
fermamente,
nell'acquisire
consapevolezza delle difficoltà del figlio, aiutarla ad accogliere gli elementi di osservazione da
parte della scuola come un prezioso "terzo sguardo" sul bambino e a convincerla che rivolgersi a
specialisti per una valutazione più approfondita e competente significa concedere maggiori
opportunità al figlio. Il primo sforzo da compiere sarà creare un contatto e un dialogo comune.
Se dall'osservazione in ambito scolastico emergono elementi tali da far ipotizzare la presenza di
disturbi sotto il profilo clinico, la famiglia si occupa di intraprendere il percorso di accertamento
presso la ASL competente. All'individuazione della disabilità o del disturbo specifico provvede lo
specialista oppure lo psicologo esperto dell'età evolutiva su segnalazione ai servizi di base.
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