Premessa
Il cosiddetto Regolamento dell’Autonomia scolastica, D.P.R. 275 del 1999,
assegnò alle scuole il compito di delineare sia la propria identità culturale che la
propria personalità, non soltanto giuridicamente intesa e di tale processo venne
prevista non soltanto la creazione, bensì la razionalizzazione, la formalizzazione e la
stesura di anno in anno attraverso la predisposizione annuale del Piano dell’Offerta
Formativa, un documento capace di rivestire una forte connotazione simbolica
dell’autonomia e dell’identità culturale di ogni istituzione scolastica e nel quale si
sostanziava e si esplicitava “la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa
ed organizzativa che le singole scuole adottano …” 1 .
La forza di tale documento e la sua capacità di veicolare e di trasmettere
efficacemente l’identità e l’immagine di una scuola nel suo territorio d’azione, nel
tempo, si è fondata sulla sua capacità di mediare, di filtrare, di tradurre gli obiettivi
nazionali in percorsi formativi funzionali alle esigenze del contesto, oltre che al
successo formativo degli alunni.
Con l’approvazione della Legge 107/2015 si è inteso dare piena attuazione
all’autonomia 2 e affrancare ulteriormente le scuole dalla pregressa centralità del
sistema, rilanciando i principi di flessibilità e diversificazione che rendono possibili le
risposte alle istanze diversificate di formazione. Continua, pertanto, ad essere
affidata Piano Triennale dell’Offerta Formativa, previsto dalla stessa fonte
normativa 3 la funzione di esplicare la progettazione delle scuole, presentandone le
scelte culturali, didattiche ed organizzative che coinvolgeranno tutte le componenti
dell’istituzione scolastica, insieme alle prospettive e alle previsioni circa le risorse
umane e strumentali necessarie e finalizzate alla piena realizzazione della mission.
La definizione di questo documento, in quanto “Piano”, infatti, ne richiama la
natura finalistica, costituita dalla conduzione in vista di risultati-obiettivi attorno ai
quali si elabori un progetto globale, che prevede risorse, tempi, spazi, eventuali
modalità di realizzazione, verifiche circa la realizzabilità. Piano culturale e piano
progettuale si integrano, anzi si determinano vicendevolmente: il piano culturale si
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DPR n. 275/1999, art. 3
L.107/2015 art.1 c.1
3
“L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.
275, è sostituito dal seguente: «Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). - 1. Ogni istituzione
scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta
formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro
autonomia.” L.107/2015 art.1 c.14
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