del riuso (come può essere Cit ma Bun) sarà tanto più significativa
quanto più sarà frutto di un’elaborazione culturale. Analogamente
ogni iniziativa volta a promuovere la cultura del riuso sarà tanto più
incisiva quanto più sarà accompagnata da azioni concrete, capaci di
far percepire e riconoscere l’attualità oggi di un’economia del riuso.
C’è dunque una circolarità tra azioni capaci di creare lavoro attra-
verso l’economia del riuso e momenti culturali capaci di diffondere
nuovi modelli di pensiero e favorire l’adozione di nuovi stili di vita e
comportamenti di consumo.
Contribuire
alla
governance
territoriale
Crediamo che la frammentazione che finora ha contraddistinto il
settore del riuso indebolisca tutti i soggetti e ne impedisca l’uscita
dalla residualità. Poiché il riuso e l’economia circolare (al quale il riuso
si collega) sono ritenuti ormai da molte amministrazioni locali, da
molte istituzioni economiche, politiche e culturali e anche da molta
opinione comune temi strategici, riteniamo sia tempo di unire le forze
e di coordinare gli sforzi.
Questo settore, come detto, ha potenzialità legate alla creazione
di posti di lavoro, alla produzione di socialità, allo sviluppo di nuovi
modi di abitare le città. Qu elle città che oggi sono considerate i luoghi
privilegiati dell’economia circolare. È dunque importante che le realtà
del settore contribuiscano a una governance territoriale che provi a
capire come sviluppare nelle città l’ambito del riuso.