My first Magazine Animazione Sociale | Page 72

Città capaci di pensare in modo circolare Un percorso collettivo tra gli attori del riuso a cura di Francesco d’Angella D al 2016 si è costituito a Torino il «Tavolo del Riuso», formato dalle diverse realtà che nell’area metropolitana si occupano di riuso. L’intento degli incontri fino a oggi realizzati è stato duplice: •creare un network in grado di produrre valore aggiunto e visibilità sociale a un settore ancora residuale, ma con un potenziale di svi- luppo elevato; ∙individuare micro-sperimentazioni e/o eventi culturali su cui avviare co-progettazioni in grado di rendere più percepibili le potenzialità di questo settore (potenzialità in termini di sostenibilità ambientale e di creazione di posti di lavoro). Tutto ciò a partire dalla constatazione che a Torino, fino a oggi, i soggetti operanti nell’ambito del riuso non sono ancora riusciti a fare rete tra loro e a produrre una elaborazione strategica condivisa. Ha prevalso piuttosto la frammentazione e un’economia di sopravvivenza. Cosa si intende con riuso? Uno degli oggetti di lavoro del Tavolo è stata la precisazione di cosa si intende con «riuso». Riuso è infatti un termine che ha oggi una sua densità semantica, da non confondere con «riciclo» (come spesso accade), che ha invece a che fare con il trattamento dei rifiuti. Di seguito i significati che si sono condivisi nel confronto. Un modo di abitare il mondo Riuso – si è detto – è un modo di abitare il mondo che ha oggi risorse vergini scarse. Riusare evita infatti di dover impiegare nuove materie prime necessarie per produrre nuovi oggetti. Da questo punto di vista il riuso intercetta la questione ambientale del nostro tempo: il rischio che le risorse della Terra si esauriscano a causa di uno sfruttamento 1 / La costituzione del Tavolo del Riuso è stata sostenuta dalla Compagnia di San Paolo. Gli incontri da cui è nato questo testo si sono svolti tra settembre 2016 e gennaio 2018.