My first Magazine Animazione Sociale | Page 62

naso. Verso la metà del lavoro (in pratica dopo 40 minuti ininter- rotti di lavoro), il monitore dice che deve assentarsi un momen- to ed esce. Poco dopo arriva un personaggio nuovo, sconosciuto al gruppo, che si dichiara collega del monitore, entra nella stanza e chiede al gruppo dov’è il signor X (il monitore). Poi, come attirato dagli elementi visibili del lavoro, si avvicina al gruppo e chiede che cosa stanno facendo, criticando in modo ironico ciò che vede… •La donna delle pulizie che porta scompiglio. Questa intrusa inter- viene durante l’assenza del moni- tore con l’intenzione evidente di «rimettere in ordine». La donna, arrivando con pattumiera e ra- mazza, cerca di radunare i rita- gli e, così facendo, scompiglia o mette sottosopra gli elementi già realizzati dal gruppo e gli stru- menti di lavoro, senza fare com- menti ma con risoluzione. La discrezione degli osservatori Immobili e discreti in un ango- lo della stanza, gli osservatori (1 o 2, come abbiamo visto) hanno il compito di farsi dimenticare dal gruppo e di notare le reazioni dei partecipanti, in presenza del mo- nitore e durante la sua assenza. Cose da notare: •clima generale e reazioni di gruppo; •atteggiamento verso il monitore; •atteggiamento dei partecipanti tra loro; •reazioni nei confronti dell’intruso; •atteggiamento verso il lavoro da svolgere. I passaggi per una rilettura collettiva Dopo l’esercitazione, nel corso di una riunione generale, gli osservatori leggono il loro rapporto su quanto è avvenuto dal punto di vista della dinamica dei rispettivi gruppi. Segue un libero dibattito nel corso del quale i par- tecipanti sono invitati a non far più riferimento a se stessi (e questo è più difficile di quanto si pensi e necessita di un intervallo di 20 o 30 minuti tra il lavoro e la riunione di sintesi per dar tempo alle emozioni di acchetarsi) e ad analizzare le reazioni dei gruppi in funzione dei «climi» creati (reazioni obbligate dai climi). Una rilettura collettiva implica alcuni passaggi: la messa a fuoco di diversi fenomeni di gruppo, una spiegazione della diversità delle reazioni tra i grup- pi, la comprensione critica del ruolo del monitore, i due fattori principali, la forza del clima di gruppo. I fenomeni emergenti nei tre gruppi Quando l’esperimento è ben condotto, si osser- vano i seguenti fenomeni. Gruppo 1: docilità e aggressività •Docilità e silenzio dei partecipanti divenuti o ridivenuti «scolari». •Nessuno spirito di gruppo per quanto riguarda il lavoro (individualismo competitivo). •Si interpella frequentemente il monitore, ma sem- pre individualmente. •Aggressività latente tra i membri. •Svalutazione latente del compito da svolgere. •Aggressività verso l’intruso, capro espiatorio. •Rapidità nell’esecuzione del compito (questo grup- po è il più rapido dei tre).