La formazione
istituzionale
Una prima strategia è l’attivazione di percorsi
formativi, già dall’università, creando parternariati
tra enti di formazione e servizi di cura per sviluppa-
re corsi agganciati alla pratica. Un buon percorso
formativo è in grado di ridurre le rappresentazioni
negative verso persone dipendenti.
Il contatto
personale
Ricerche riferite a studenti in ambito sanitario
evidenziano un miglioramento significativo in ter-
mini di atteggiamenti in seguito alla partecipazione
a moduli formativi che prevedano l’interazione in
piccolo gruppo o interviste individuali con utenti
con problemi alcol-droga correlati.
Queste due prime strategie richiamano l’impor-
tanza di investire, fin dall’università, nella forma-
zione dei futuri professionisti della cura.
L’introduzione
di tecniche riflessive
Per chi già opera nei servizi di cura, una strategia
importante è potenziare la riflessività.
La riflessione favorisce un processo di appren-
dimento trasformativo, stimolando a mettere in di-
scussione le proprie convinzioni stereotipate e gli
atteggiamenti negativi. Alcuni ricercatori sottoline-
ano l’esperienza del «diario riflessivo», utilizzato per
incrementare una consapevolezza critica dei propri
atteggiamenti, valori e credenze nei confronti di pa-
zienti. Anche nei racconti di colleghi e coordinatori
(a cui ho proposto una intervista semi-strutturata) è
stata richiamata la validità delle tecniche riflessive,
che permettono di far emergere il proprio vissuto
emozionale, di sviluppare consapevolezza personale
e la capacità di sospensione del giudizio.
La formazione
sul campo
Possono essere utili programmi strutturati che
coinvolgono tutti gli aspetti dell’assistenza, inclu-
sa la dimensione dei ruoli e delle
responsabilità all’interno di staff
multidisciplinari. La durata e
il confronto interdisciplinare
vengono considerati particolar-
mente utili. Nelle interviste che
ho condotto si sottolinea come
nei contesti in cui negli anni si è
investito a livello di formazione
sia migliorata la dimensione del
caring.
È importante
saper riconoscere
aggressività, agitazione
psicomotoria,
manipolatività come
comportamenti
connessi al disturbo
di dipendenza, non
come caratteristiche
negative delle persone.
Quadri concettuali e
metodi di lavoro chiari
Riferimenti teorici e pratici
definiti per la gestione clinica
dei disturbi da uso di sostanze
hanno un’influenza positiva sugli
atteggiamenti degli operatori,
che sentono di essere supportati
nel ruolo terapeutico e di poter
sviluppare conoscenze e com-
petenze nel lavoro con pazienti
complessi e impegnativi.