My first Magazine Animazione Sociale | Page 50

La formazione istituzionale Una prima strategia è l’attivazione di percorsi formativi, già dall’università, creando parternariati tra enti di formazione e servizi di cura per sviluppa- re corsi agganciati alla pratica. Un buon percorso formativo è in grado di ridurre le rappresentazioni negative verso persone dipendenti. Il contatto personale Ricerche riferite a studenti in ambito sanitario evidenziano un miglioramento significativo in ter- mini di atteggiamenti in seguito alla partecipazione a moduli formativi che prevedano l’interazione in piccolo gruppo o interviste individuali con utenti con problemi alcol-droga correlati. Queste due prime strategie richiamano l’impor- tanza di investire, fin dall’università, nella forma- zione dei futuri professionisti della cura. L’introduzione di tecniche riflessive Per chi già opera nei servizi di cura, una strategia importante è potenziare la riflessività. La riflessione favorisce un processo di appren- dimento trasformativo, stimolando a mettere in di- scussione le proprie convinzioni stereotipate e gli atteggiamenti negativi. Alcuni ricercatori sottoline- ano l’esperienza del «diario riflessivo», utilizzato per incrementare una consapevolezza critica dei propri atteggiamenti, valori e credenze nei confronti di pa- zienti. Anche nei racconti di colleghi e coordinatori (a cui ho proposto una intervista semi-strutturata) è stata richiamata la validità delle tecniche riflessive, che permettono di far emergere il proprio vissuto emozionale, di sviluppare consapevolezza personale e la capacità di sospensione del giudizio. La formazione sul campo Possono essere utili programmi strutturati che coinvolgono tutti gli aspetti dell’assistenza, inclu- sa la dimensione dei ruoli e delle responsabilità all’interno di staff multidisciplinari. La durata e il confronto interdisciplinare vengono considerati particolar- mente utili. Nelle interviste che ho condotto si sottolinea come nei contesti in cui negli anni si è investito a livello di formazione sia migliorata la dimensione del caring. È importante saper riconoscere aggressività, agitazione psicomotoria, manipolatività come comportamenti connessi al disturbo di dipendenza, non come caratteristiche negative delle persone. Quadri concettuali e metodi di lavoro chiari Riferimenti teorici e pratici definiti per la gestione clinica dei disturbi da uso di sostanze hanno un’influenza positiva sugli atteggiamenti degli operatori, che sentono di essere supportati nel ruolo terapeutico e di poter sviluppare conoscenze e com- petenze nel lavoro con pazienti complessi e impegnativi.