My first Magazine Animazione Sociale | Page 39

passo ha in sé l ’ idea che la storia non è mai chiusa , e che sta a noi provare a cambiarla . Chiederei a ciascuno di voi , partendo dalla propria storia biografica , quale cosa ritiene in questo momento più urgente fare ?
Paolo Di Paolo
Essendo uno scrittore , il mio sforzo nel quotidiano è cercare di mettere un po ’ di ordine nell ’ inquinamento acustico e lessicale che ci avvolge . Perché le parole usate male , le parole usate senza responsabilità , fanno parecchio danno .
Qualche mese fa su Repubblica ho scritto di un piccolo esperimento : avevo interagito con una hater , come oggi si chiama la figura di chi sui social riversa la sua intolleranza . In realtà era una semplice signora , dipendente del Ministero della pubblica istruzione , cosa che mi aveva abbastanza impressionato , la quale parlando di migranti arrivava a livelli di violenza verbale inaudita . Le avevo scritto sulla sua pagina facebook , per farle presente che l ’ uso di quelle parole era molto pericoloso .
Lei in una prima fase è stata molto aggressiva , in una seconda fase , evidentemente sentendo che c ’ era qualcuno che aveva voglia di ascoltarla , si è rivelata il contrario di quello che le sue parole manifestavano : « Ma sa , poi la rabbia ci fa dire cose in cui non crediamo », « Sì signora – le ho detto – però le parole hanno un effetto ». Questo per dire che non dobbiamo rassegnarci all ’ abbruttimento del livello di confronto sui social .
Quindi la cosa più urgente per me , in
Per creare consenso sui diritti serve un cambio del racconto , certo . Sapendo però che le diseguaglianze creano distanze .
Italia in questo momento , è ritrovare una dimensione quotidiana di dialogo con gli altri , di rapporto con le parole degli altri e di riscoperta della possibilità che le nostre parole abbiano un minimo di effetto sul discorso degli altri . È poco , è tanto , non lo so . È ciò che può fare chi come me lavora con le parole
Pietro Polito
Un terreno di impegno comune per me è la costruzione di un ’ etica sociale . Un ’ etica sociale per reagire all ’ etica mercantile . Quindi portare avanti le ragioni di un ’ etica sociale e compiere dei gesti in questa direzione : potrebbe essere una bella prospettiva perché è un ideale universale , che può interessare l ’ etica laica , l ’ etica religiosa .
Tornando a Gobetti , ho portato un libricino , si intitola Rivoluzione liberale . Vorrei leggervi una frase , in cui Gobetti si rivolge ai giovani di allora , ma credo possa parlare anche ai giovani di oggi . Lui scrive : « Non cerco dei lettori , cerco dei collaboratori ». Collaboratori per fare che cosa ? Per « inserirci nella vita politica del nostro paese , migliorarvi i costumi e le idee ... Ma non pensiamo di raggiungerlo con un ’ opera di pedagogisti e di predicatori . La nostra capacità di educare si esperimenta realisticamente in noi stessi . Educando noi avremo educato gli altri ».
Eleonora Artesio
Cosa è importante fare dal mio punto di vista ? Uscire dal complesso di inferiorità del perdente . Perché in questo momento sia la politica – intendo quella a cui faccio riferimento – sia il lavoro sociale – quello
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