My first Magazine Animazione Sociale | Page 34

Pietro Polito Tu, Eleonora, prima hai usato il termine «indifferenti». Se penso a Piero Gobetti, se penso ai giovani impegnati in quella generazione – tutti conosciamo la pagina di Gramsci Odio gli indifferenti –, se penso alle generazioni successive che si sono impegnate politicamente, il disvalore per eccellenza è proprio l’indifferenza, l’apatia, il girare lo sguardo dall’altra parte in situa- zioni di conflitto. Come su quel pullman: bastava che qualcuno posasse una mano sul braccio di quel signore e la situazione avrebbe potuto cambiare radicalmente. Forse oggi è mutata la forma dell’im- pegno. L’impegno delle generazioni pas- sate era politico, si esprimeva nei partiti, grado di fare cose che cambiano la vita e i contesti delle persone, questa è la mia ipotesi. È vista come gestione, come bu- rocrazia, non più come quella sfera che costruisce le condizioni per cambiare il domani. Io faccio parte di una generazione che non ha visto nascere niente dalla politica: non il sistema sanitario nazionale, non l’università pubblica, non le conquiste del lavoro... Noi abbiamo solo visto diminui- re le cose che già c’erano, abbiamo vissu- to l’austerity, la spending review, i tagli.... Non solo la politica non è più progetto, ma addirittura è sottrazione. Come si fa a sentire un senso di impegno nei confronti di qualcosa che sottrae? oggi l’impegno dei giovani è più sociale. Bisognerebbe però capire come aiutarlo a crescere – condivido la riflessione di Paolo. Perché certo oggi l’aria del tempo non alfa- betizza al tema dei diritti. O perlomeno ne propone una visione molto semplificata: il mio diritto. Ma la società, il diritti degli altri, in questo discorso risultano presso- ché assenti. Interessante l’espressione «Niente è inutile». Cosa ne pensate? "niente è Felice Addario Sul disimpegno delle nuove generazioni dalla politica, ho questa ipotesi. Io sono del ’91, faccio parte di quella generazio- ne che, come scriveva Ilvo Diamanti su Repubblica, sta ancora di più riducendo l’impegno sia nella chiesa sia nella politica. Secondo me, la politica tra i giovani non ha appeal perché non è più quella sfera in Eleonora Artesio Niente è inutile, è vero. Però mi resta una domanda sull’effettiva forza trasfor- mativa che ha oggi l’impegno nella realtà. Perché, a proposito di come cambia l’im- pegno, un dato di grande diversità che vedo rispetto alla mia biografia è che le tante esperienze di volontariato, di attenzione agli altri, di tutela dell’ambiente, faticano a diventare senso complessivo. Se mi permettete una parentesi da po- litica: perché c’è questa grande capacità di penetrazione di un movimento in cui si tengono episodicamente insieme vo- cazioni, idee, aspirazioni anche molto eterogenee? Sto parlando ovviamente del