MUSST2 PATRIMONIO CULTURALE E SVILUPPO LOCALE MUSST2_ebook_low | Page 38

1 MuSST 1.6 Carolina Botti Direttore rapporti pubblico privato e progetti di finanziamento, Ales Arte Lavoro Servizi Spa COME FUNZIONA? ART BONUS Introdotto nel 2014, Art Bonus è un nuovo strumento a sostegno del mecenatismo culturale, fortemente innovativo, in termini di benefici fiscali e di grande semplicità, che va ad affiancarsi allo strumento della sponsorizzazione finanziaria o tecnica. Art Bonus prevede un credito di imposta pari al 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura ed è una realtà ormai ben consolidata: alla fine del 2017, la raccolta ha raggiunto i 200 milioni di euro con oltre 1.000 enti beneficiari e oltre 1.500 interventi. Grazie all’attivazione di Art Bonus i donatori possono godere del 65% di credito fiscale sul totale dell’erogazione liberale versata, effettuata attraverso bonifico, versamento presso un ufficio postale o il pagamento con carta di credito/debito. È uno strumento diretto: il trasferimento dei fondi passa dal conto corrente del mecenate a quello del beneficiario, senza intermediazioni. Persone fisiche che non svolgono attività d’impresa: • dipendenti; • pensionati; • titolari di reddito di lavoro autonomo; • titolari di redditi di fabbricati; • etc. MECENATI INTERVENTI A FAVORE DEI MUSEI E LUOGHI DELLA CULTURA PUBBLICI GLI OBBLIGHI DEI BENEFICIARI Enti che non svolgono attività d’impresa: • Enti non commerciali; • società semplici. Titolari di reddito d’impresa: • imprenditori individuali; • società ed enti che svolgono attività commerciale; • stabili organizzazioni. 38 COME FUNZIONA IL CREDITO D’IMPOSTA Approfondimenti In relazione alla qualifica del soggetto che effettua le erogazioni liberali sono previsti limiti massimi differenziati di spettanza del credito d’imposta. In particolare: • per le persone fisiche ed enti che non svolgono attività commerciale (dipendenti, pensionati, professionisti), il credito d’imposta è riconosciuto nel limite del 15% del reddito imponibile; • per i soggetti titolari di reddito d’impresa (società e ditte individuali) ed enti non commerciali che esercitano anche attività commerciale, il credito d’imposta è invece riconosciuto nel limite del 5 per mille dei ricavi annui; • per i soggetti titolari di reddito d’impresa è utilizzabile in compensazione mentre le persone fisiche e gli enti che non esercitano attività commerciali, fruiscono del credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi. Per gli interventi che riguardano i musei, rientrano nelle opportunità di finanziamento: • interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; • interventi a sostegno di istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica (tra cui musei, biblioteche, archivi, complessi monumentali), che includono tutte quelle attività riconducibili alla missione dell’istituto. I soggetti beneficiari delle erogazioni liberali, inclusi i suddetti soggetti concessionari o affidatari di beni culturali pubblici, sono tenuti a comunicare mensilmente tramite il portale www.artbonus.gov.it e il proprio sito web istituzionale in una pagina dedicata e facilmente individuabile: • l’ammontare delle erogazioni ricevute; • la destinazione e dell’utilizzo delle erogazioni stesse. A differenza delle sponsorizzazioni che prevedono delle controprestazioni e di fatto generano un rapporto di natura commerciale, le erogazioni liberali vanno gestite con cura e attenzione da parte del beneficiario, dando valore allo strumento del “pubblico ringraziamento” - che rappresenta la contropartita della responsabilità sociale di impresa. Legge 29 luglio 2014 n. 106 e s.m.i., Conversione con modificazioni del Decreto-legge 31 maggio 2014 n. 83 recante “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo” 39