MUSST2 PATRIMONIO CULTURALE E SVILUPPO LOCALE MUSST2_ebook_low | Page 16
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Il SIT consente nel tempo la valutazione dei processi culturali, attraverso
un sistema di indicatori semplici, pertinenti efficaci e reperibili.
Il percorso si articola in diverse fasi:
• definizione dei fabbisogni informativi (evitare di costruire un mero
contenitore di numeri) dei soggetti che sono chiamati a operare;
• ricognizione delle fonti;
• definizione di un metodo di ricerca;
• definizione di modalità tecnologiche del SIT;
• definizione di funzioni del SIT (servizi reali da erogare ai soggetti
gestori, rapporti, base dati, elaborati grafici, cartografici e fotografici,
informazioni scientifiche, tecniche, socio-economiche).
LA DEFINIZIONE
DEI FABBISOGNI
INFORMATIVI
Le dimensioni fondamentali dei fabbisogni informativi individuate per
ciascun soggetto sono quattro:
• supportare musei e istituzioni culturali affinché possano costruire
presidi territoriali di tutela attiva del paesaggio a livello locale e del
patrimonio culturale;
• sollecitare la collaborazione tra amministrazioni centrali e
territoriali, sperimentando economie di scala per migliorare la qualità
dell’offerta;
• rilanciare la consapevolezza pubblica del valore del patrimonio
culturale nazionale e favorire le dinamiche di partecipazione e di
sensibilizzazione dei cittadini;
• raccordare le realtà produttive, pubbliche e private, attraverso la
concertazione dei programmi e delle attività;
I contenuti informativi riguardano pertanto le seguenti dimensioni:
• le risorse territoriali;
• le risorse umane e sociali;
• le imprese;
• i servizi di accoglienza;
• il sistema dei servizi di accessibilità.
LE FONTI
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1.3 LE FONTI PER LA PROGETTAZIONE STRATEGICA
Le fonti proposte sono rintracciabili tra:
• le banche dati ufficiali della Pubblica Amministrazione;
• l’ISTAT;
• un panel di residenti;
• un campione stratificato della domanda turistica potenziale.
MAPPE PER
NAVIGARE TRA LE
FONTI
Nel costruire il quadro territoriale del contesto culturale, gli elementi
direttamente disponibili nel patrimonio ISTAT sono:
• dati statistici sull’offerta pubblica e privata;
• partecipazione culturale e contesto socio-demografico;
• imprese;
• istituzioni pubbliche (compreso Terzo settore);
• occupazione;
• professioni e formazione;
• spesa pubblica e privata.
L’ISTAT ha realizzato diverse edizioni del censimento dei musei, a
cadenza triennale, in stretta collaborazione con il MiBAC, le Regioni e
le Province autonome sulla base di un protocollo d‘intesa.
Il prodotto è a carattere totale e permette di fornire una
rappresentazione quantitativa delle strutture espositive permanenti
a carattere museale, statali e non statali, aperte al pubblico, per una
popolazione di riferimento di circa 5000 istituzioni così articolate:
• 84% musei, gallerie o collezioni;
• 10% monumenti e complessi monumentali;
• 6% aree o parchi archeologici.
IL PATRIMONIO
CULTURALE
Un altro strumento utile in fase di mappatura è il sistema informativo
realizzato da ISTAT insieme al Ministero e alle Regioni per la
navigazione dei dati sul patrimonio culturale attraverso il sito
www.imuseiitaliani.beniculturali.it.
Un terzo sistema informativo è I.STAT, un data warehouse che
contiene le statistiche aggiornate prodotte dall’ISTAT ed è
interrogabile per sequenze temporali. Offre informazioni riguardanti
la struttura di imprese e istituzioni, la dimensione occupazionale,
le caratteristiche della popolazione anche in tavole personalizzate,
selezionando specifici contesti territoriali.
Il web service consente l’interrogazione machine to machine, per
formulare specifiche query e scaricare i dati di queste interrogazioni.
Obiettivo dei prossimi anni per ISTAT sarà trasferire queste base dati in un
sistema informativo georeferenziato per leggere in
modo più specifico le relazioni tra i fenomeni presenti sul territorio.
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