Come nascono i tuoi libri:
disegni di getto o rielabori con
calma quel che ti succede? Per
raccogliere le storie di cui par-
li: intervisti? osservi? studi al-
tri libri?
Di solito sono i picco-
li dettagli a far partire la mia
immaginazione. Tipo, quan-
do ero a New Orleans la gente
cominciò a segnalarmi il fatto
che gli elicotteri, che girava-
no sopra la nostra testa, erano
utilizzati da agenzie immobi-
liari per dei tour organizzati e
a me venne immediatamente
da pensare agli avvoltoi. Ed
ecco il gancio per tenere in-
sieme le mie impressioni sul-
la ricostruzione post uragano
Katrina. Successivamente ho
dovuto comunque approfon-
dire l’idea facendo ricerche,
quindi ho fatto schizzi e foto,
infine, di nuovo a New York,
mi sono messo addirittura a
studiare gli avvoltoi dello zoo
del Bronx.
In alcuni casi effettuo anche
interviste o qualche altro ge-
nere di ricerca utile al mio li-
bro: dipende tutto dal soggetto
anche se in generale mi piace
sapere di cosa sto parlando pri-
ma di mettermi a disegnare sul
serio.
Per te la politica è sempre im-
pegno in prima persona: dalla
partecipazione al movimento
squatter degli anni ‘80, al re-
cente viaggio in Palestina per
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