Magazine ObbiettivoNatura Nr.2 GIUGNO | Page 8

Ma le insidie che “minano” la sicurezza del corpo macchina e obbiettivo non so-no finite: infatti anche la condensa che può venire a formarsi passando da luo-ghi molto freddi a quelli caldi come la hall dell’hotel, può danneggiare l’at-trezzatura, quindi fondamentale por-tarsi con se dei sacchetti di plastica dove inserirla per poi riporla nello zaino per almeno un paio d’ore o comunque per il tempo necessario a far sì che si “ambienti” senza risentire troppo ve-locemente dello sbalzo termico. Anche un panno per coprirla durante le lunghe attese è fortemente consigliato.

Ovviamente essendo un’avventura un po’ fuori dal comune, bisogna avere un po’ di spirito di adattamento. Il mio viaggio è stato organizzato da un tour operator che, oltre a fornire l’attrez-zatura necessaria per “sopravvivere” al freddo artico, ha gestito tutte le uscite in modo davvero impeccabile e anche il fotografo che ci ha supportato per tutto il tempo ha svolto egregiamente il suo lavoro, dandoci preziosi consigli sia sulla

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