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¶ TERZA PAGINA Una voce dal buio Un buio così profondo disorienta, sconcerta chi è abituato da sempre a fare affidamento sulla vista. Ma è anche l’occasione per scoprire nuove dimensioni di Alberto Pasetti “ Entrate! Non temete… venite avanti!”. Sono le prime parole che sento pronunciate da una voce amica che mi accompagnerà nell’oscurità totale per più di un’ora e mezza. Mi trovo presso l’Istituto dei Ciechi a Milano, e sto per iniziare un viaggio meraviglioso ed intenso in un mondo che credevo di conoscere un po’ ma che, nella realtà dei fatti, si rivelerà molto più complesso e denso di significati di quanto potessi immaginare. Il percorso si chiama Dialogo nel buio, e la ragione di questa denominazione mi 32 LUCE 325 / TERZA PAGINA si è svelata molto presto quando questo viaggio straordinario ha preso vita. È risaputo, negli spazi bui una persona normalmente vedente non vede, ovvero non può valutare dove si trova e non può gestire il proprio corpo attraverso i movimenti a cui è abituata normalmente. Il percorso, tuttavia, è pensato per essere condiviso con altre persone, massimo otto, che nel mio caso non conoscevo e delle quali ho progressivamente udito unicamente le voci. Dunque, mi trovo nel preludio di partenza dell’esperienza sensoriale, i dati di cui dispongo