Riccardo Tagliabue
Eccoci qui con le campagne scattate con il
cellulare.
Cari fotografi cosa ne pensate?
Siamo ormai alla fine della nostra
professione?
Questa campagna affissa sui palazzi milanesi
(e forse non solo) ci dice che una foto da
pubblicità può esssere fatta con un cellulare
di ultima generazione, quindi amici Canonisti,
Nikonisti, con dorsi digitali da migliaia di euro
sumedio o grande formato, potete buttare
via secondo loro le vostre attrezzature... cosa
spendete a fare tutti questi soldi?
Da domani mi presenterò dai mie clienti con
un bel cellulare e gli farò i cataloghi con un
accessorio da poche centinaia di euro...
Questa è la Milano da bere o la Milano che
cerca di dartela da bere...
Mi fa piacere che stiano cercando di
sputtanare una professione fatta di tante
sfaccettature con un bel cartellone, ma forse
gli ‘amici’ pubblicitari non si rendono conto
che così facendo sminuiscono il lavoro di
tutti.
Oggi per fare i fotografi basta un cellulare,
domani per fare il ragioniere un bel
6
programma sul computer... Magari per fare
ll’architetto un programma di cad che fa
tutto da solo e clicchi solo “mi piace” su un
progetto e te lo scarichi.
Magari per fare una campgna pubblicitaria
non avrò più bisogno di un ‘art director’, ma
inserirò la foto (rigorosamente fatta con il mio
cellulare), in un programma e mi darà
10000000 proposte e un responsabile
‘marketing’ (con un ‘diploma’ fatto con il
telefonino sui social), sceglierà quello che gli
piace di più e scarterà il resto...
Ma poi mi chiedo a chi li venderanno tutti
questi bei telefonini quando nessuno avrà più
soldini per comprarli perché tutti
‘disoccupati’.
Non capisco più dove è il limite... dove è
l’evoluzione o involuzione’ delle professioni.
Siamo circondati da pseudo fotografi che si
spacciano come tali perché hanno una
reflex e il mondo della comunicazione (che
vive di pubblicità e di immagini) dice che
questo è il futuro... UN TELEFONINO.
Quindi il futuro della fotografia quale è?
Fotografi presentatevi da domani in studio
dai vostri clienti con un cellulare e dite che è
così che oggi i grandi guro della
comunicazione ci vogliono.