ripetibile che, se non verrà salvata, andrà irrimediabilmente
perduta 3) .
Per quel che concerne la provincia di Venezia, in parti-
colare, conviene aggiungere che qui i viticoltori, potendo
disporre di un patrimonio viticolo ed enologico “vecchio” di
secoli, grazie anche ad un lavoro di selezione molto oculato,
hanno saputo produrre vini di altissimo pregio. Accanto a
vitigni autoctoni di antica storia, come il Tocai, il Verduzzo,
il Raboso e il Refosco, si sono andati aggiungendo nel tempo
vini nobili e raffinati come lo Chardonnay, il Pinot, il Rie-
sling, il Sauvignon e ancora il prolifico Merlot e il nobile
Cabernet.
In questi ultimi decenni, inoltre, grazie all’impegno tec-
nologico di molte aziende, si sono ottenuti vini di altissima
qualità, tra i quali spiccano gli spumanti, un’autentica raffi-
natezza per la mirabile collezione dei vini veneziani.
Cfr. Palese C., I vitigni autoctoni per il futuro della viticoltura italiana, in
“L’Informatore Agrario” n° 14, Verona 2003, p. 39.
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