Libretto venezia PRP Venezia 2a edizione | Page 48

lungamente appuntiti... Grappolo grande, lungo, grosso, nodoso... Acino di grossezza superiore alla media, sferico; buccia giallo-verdastra e dorata verso il sole, dura, grossa e resistente, pruinosa... polpa succosa, di buon sapore sempli- ce, con semi marrone, allungati» 43) . Nella prima metà dello stesso secolo il Prof. Italo Cosmo (1905-1980), fra i numerosi tipi di Garganega presenti nel Veronese, inserisce anche la “G. grossa” e la “G. piramidale” o Garganegona 44) , che, pur essendo molto meno diffuse delle altre, si possono identificare con la Dorona di Venezia e sono dotate di spiccati caratteri di uve sia da mensa che da vino 45) . Si tratta, in ogni caso, di due vitigni ben differenziati, i cui sottotipi non rappresentano che mutazioni ambientali o gemmarie e sarebbe perciò auspicabile riservare il nome di “Garganega” al vitigno che presenta i caratteri di uva da vino più spiccati, assegnando invece il nome di “Dorona” all’al- tro 46) . Nel testo “Viticoltura pratica” lo stesso autore descrive la Dorona in questi termini: «Per questo vitigno a frutto bianco, a duplice attitudine, di sapore semplice... sporadicamente col- tivato nelle province di Vicenza e Venezia (lungo l’estuario) frammisto alla Garganega comune, può valere quanto si è detto per la Schiava grossa. I suoi grappoli sono molto lun- 43) Molon G., Ampelografia, I vol., Milano 1906, p. 559. Lo studioso vicentino Umberto Marzotto (1853-1939), dopo aver descritto le caratteristiche ampelografiche della Garganegona, afferma che essa predilige l’ambiente collinare, matura verso la fine di settembre e non è soggetta né a colatura né a marciume. Inoltre è di grande e dure- vole fertilità (cfr. Marzotto U., Uve da vino, Vicenza 1925, p. 49). 44) Cfr. Cosmo I., La viticoltura e l’enologia nelle zone veronesi da vini pre- giati, in “Ann. Sper. Agr.” 1939, vol. XXXV, p. 71. 45) Cosmo I. - Polsinelli M., “Garganega”, in “Principali vitigni da vino coltivati in Italia”, Treviso 1960, p. IV. 46) 47