Libretto venezia PRP Venezia 2a edizione | Page 22

Vini e locande
Fra le tortuose calli e callette di Venezia erano ubicate , fin dal ’ 300 , varie taverne e osterie dai nomi più svariati : osteria del Cappello , del Pellegrino , della Luna , dell ’ Angelo , della Scopa , dell ’ Orso , della Spada , del Cammello , di San Giorgio , della Cerva , del Gambero , del Gallo , della Scimmia e tante altre ancora . Si trovavano soprattutto a San Marco e a Rialto , i due centri principali della vita cittadina . In ognuna c ’ erano magazzini e “ caneve ” e si vendeva il vino al minuto .
In questi pubblici esercizi severamente controllati dal governo si bevevano generalmente vini nostrani , quali il Trebbiano ( tribianum e terbianum ) di diversa provenienza , il moscato piemontese e il moscatello ligure , la Vernaccia di Bologna , chiamata anche “ vinum vernachinum ”, la Ribolla , proveniente da varie località del Veneto , il Terrano di Gorizia e quello friulano , il Chiarello d ’ Alba e di Saluzzo ; ma si gustavano volentieri e in abbondanza anche i vini marchigiani , come il “ vitiagium ” ( vizzato ), gli abruzzesi ( di Ortona e Termoli ) e i pugliesi ; fra i trevigiani il Marzemino (“ marcenino ”), un frizzantino di colore rosso rubino 16 ) , la Ribolla bianca e il
16 )
Questo antichissimo vitigno giunge fino al delta del Po dalla regione meridionale del Mar Nero sulle rotte principali dei mercanti e dei coloni greci . Seguendo le numerose tracce mitologico-archeologiche è possibile ricostruire il viaggio compiuto dal Marzemino prima di giungere nel Veneto : attraverso gli scambi tra la Grecia e l ’ Asia Minore , esso venne dapprima portato da Cipro – dov ’ era conosciuto da tempo immemorabile – in Grecia e quindi a Corfù , per salire poi verso nord , sia lungo la costa dalmata sia lungo quella adriatica , fino a giungere all ’ Italia nord-orientale da due lati . Le prime testimonianze della presenza del vitigno in Italia si riferiscono proprio al Veneto trecentesco dove si cita un Marceninum assieme a
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