Libretto venezia PRP Venezia 2a edizione | Page 17

Venezia e il commercio marittimo Nel secolo IX Venezia, approfittando della decadenza dell’Impero Bizantino, aveva potuto costituirsi in Stato auto- nomo ed era divenuta la gloriosa Repubblica di S. Marco. Già da molto prima i mercanti veneziani che raggiungevano le coste africane e del Medio Oriente esportavano i loro prodot- ti e ne importavano molti altri, intessendo una fitta rete com- merciale con i più importanti porti dell’Italia e dell’Europa. Era tutto uno scorrere di merci, dalle più pregiate come le spezie, i gioielli e i tessuti a quelle di consumo come il vino, l’olio, il grano, il sale, il pesce, i salumi, il legname, i cristalli, i panni di lana ecc. Dopo il Mille, avendo già conquistato la Dalmazia, la Croazia e la costa istriana, Venezia intensificò maggiormen- te il commercio marittimo in tutto il Mediterraneo e stabilì contatti con Egiziani, Persiani, Arabi, Greci, Armeni, nonché con Inglesi, Germani, Spagnoli e altri popoli confinanti. Molto intensi erano i suoi rapporti, oltre che con le città della terraferma (Padova, Verona, Treviso, Vicenza, Bologna, Ferrara, Mantova ecc.), anche con le popolazioni della costa occidentale dell’Adriatico: la Puglia, in particolare, forniva alla Serenissima molte materie prime quali vino, olio e grano. In modo particolare, durante tutto il periodo delle Cro- ciate, la Serenissima, spesso rivaleggiando con le altre repub- bliche marinare, quali Genova, Pisa e Amalfi, continuò a fare da intermediaria nei traffici tra l’entroterra italico e l’Eu- ropa, tra l’Occidente e l’Oriente, detenendo un rigido mono- polio commerciale. Divenuta ormai un emporio commercia- le di primissimo ordine, grazie soprattutto alle sue grandi e veloci galee, essa poteva trasportare grossi carichi di merci anche a lunghe distanze. Trovandosi sulla rotta principale 16