Libretto venezia PRP Venezia 2a edizione | Page 12

coltivati agli opposti confini della Decima Regio , noi conosciamo il nome : Pucinum e Rhaeticum .
Del vinum Pucinum (“ vino di Pucino ”) il naturalista latino Plinio il Vecchio ( I sec .) scrive che « nessun altro vino è considerato più adatto per uso medicinale » e aggiunge ancora che esso proveniva da una collina sassosa situata presso un golfo dell ’ Adriatico sul quale si affacciava Aquileia , non lontano dalla sorgente del Timavo .
Era il vino preferito da Livia Drusilla , seconda moglie dell ’ imperatore Augusto , la quale assicurava di aver raggiunto l ’ età di 86 anni proprio in virtù del vino Pucinum , l ’ unico che avesse mai bevuto . Forse , questo , era lo stesso vino che proveniva dal Mare Adriatico e che i Greci avevano chiamato Preteziano ( dalla città di Praetetia , vicina ad Adria ), tessendone grandissimi elogi 9 ) .
Bisogna attendere il ’ 500 per avere , dal celebre medico e botanico senese Pier Andrea Mattioli , una definizione precisa di questo vino che egli definisce « leggero , chiaro , brillante , di color giallo dorato , profumato e gustosissimo »: sono proprio queste le caratteristiche organolettiche del Prosecco , che pare derivi , per l ’ appunto , dall ’“ antico ” vino di Pucino .
Altri autori preferiscono identificare il Pucinum con l ’ at-
9 )
Cfr . Plinio G . S ., Storia Naturale , XIV , 60 . Pucino – la località alla quale Plinio si riferisce – potrebbe essere Duino , piccolo porto nel golfo di Trieste , ossia Prosecco nelle sue immediate vicinanze . Le migliaia e migliaia di anfore dissotterrate ad Aquileia , di varia forma e capacità , alcune con la scritta flos vini ( fior di vino ), altre stese nelle tombe a fianco delle salme , documentano che in questa città , così come nelle zone circostanti , confluiva un commercio vinicolo di grande importanza . Il museo archeologico di Aquileia vanta molti reperti di interesse enologico : dalla tomba di un bottaio a scene di bevitori , a motivi di pampini , alle tazze usate nei banchetti ( cfr . Montanari V ., Vini pregiati delle Venezie in luce e in ombra , Firenze 1950 , p . 11 ).
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