LA LOTTA DI GIACOBBE la-lotta-di-giacobbe | Page 34

René Magritte, 1948 Roy Lichtenstein, 1965 Certo, ciò che definisce le arti visive è l’immagine in sé. L’inserimento di un testo è assolutamente opzionale. Anzi, le scritte in un quadro andrebbero interpretate innanzitutto proprio come figure, come elementi visuali integranti della composizione. Poi, in quanto segni, hanno la loro particolare valenza: un colore provoca un’emozione, una profondità spaziale ci rivela dimensioni inaspettate, una configurazione originale espande la struttura mentale, e una dicitura apre un ventaglio di rimandi evocativi, poetici e intellettuali. Nel caso di questo trittico le scritte rimarcano col testo latino della Bibbia (estratto dalla Nova Vulgata promulgata da Papa Paolo VI) i tre momenti topici della narrazione. Rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora. «Svelami il tuo nome», «Perché mi chiedi il nome?».