LA LOTTA DI GIACOBBE la-lotta-di-giacobbe | Page 24
ma realisticamente con i mezzi effettivi a sua disposizione,
lo spazio del suo laboratorio, l’attrezzatura, il budget...
L’idea del trittico mi è subito piaciuta anche perché si riconnette
ad una antica tradizione dell’arte sacra occidentale. Innumerevoli
sono gli esempi, alcuni proprio di intento narrativo. Uno per tutti
il Trittico di Maria, detto Miraflores, 1440 circa, del fiammingo
Rogier van der Weyden, con scene della natività, della deposi-
zione di Cristo e Cristo risorto che appare alla Vergine.
A quel punto il numero 3 ha determinato la metrica dell'opera.
Nella musica la marcia ha 2 tempi, corrisponde di nome e di fatto
alla cadenza dei 2 piedi e a una direzione lineare. Nel valzer il
terzo tempo sembra sbilanciarsi verso la prossima battuta,
è evolutivo, circolare. Il 2, il 4, l'8 descrivono uno spazio,
il 3, il 6, il 12 sono l'andamento del tempo. Dunque:
- il ritmo ternario è appropriato per una narrazione;
- 3 sono le componenti visive delle mie pitture (i fondi, gli
oggetti geometrici e le diciture);
- le dimensioni di ogni quadro fissate a 70 x 210 cm, altezza 3
volte la base;
- 3 le scene emblematiche: lo scontro fisico, il confronto verbale
e la risoluzione spirituale;
- 3 le frasi estratte dal testo biblico come diciture didascaliche:
MANSIT SOLUS ET ECCE VIR LUCTABATUR CUM EO USQUE
MANE, (25) Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino
allo spuntare dell'aurora;