LA CIVETTA April 2019 | Page 55

viaggi

Difatti, in quel periodo i gatti venivano usati per uccidere i ratti, principali portatori della malattia. Purtroppo, ciò non funzionò e l’epidemia non cessò di mietere vittime.

Dopo la peste, il Carnevale ha continuato a essere festeggiato fino all’occupazione austro-francese. La tradizione carnevalesca si interruppe nell’isola maggiore, però proseguì nelle piccole isole attorno. Infine, nel 1979, grazie a movimenti cittadini e associazioni che volevano ricominciare a festeggiare i giorni che precedono la Quaresima, nacque il Carnevale così come lo conosciamo oggi: con eventi pubblici, piste di pattinaggio, mostre esclusive al museo Peggy Guggenheim, spettacoli di strada, gare per la maschera più bella e serate speciali all’Hard Rock Café.

Un altro aspetto tradizionale del Carnevale di Venezia sono le frittelle veneziane, dolci tipici fatti appositamente per questa occasione. Non si può non assaggiarle! Sono palline di pasta fritta ripiene di crema, Nutella o ricoperte di zucchero. È difficile trovarle fuori dal periodo di Carnevale, quindi consiglio di andare alla loro ricerca finché sono nelle pasticcerie.

Il Carnevale di Venezia è, senza ombra di dubbio, una festa particolarmente importante dal punto di vista storico; permette anche di conoscere gli elementi propri della regione, come la pasticceria e gli abiti tipici. Infine, ma non di minore importanza, è un’occasione per esporre l’attitudine giocosa e la mentalità libera, godendo di un evento spettacolare.

Photos by Izzy Nelson