L' Artigianato NOVEMBRE 2017 | Page 21

dall’associazione ANAP: Pensioni d’invalidità record, spesa raddoppiata in 15 anni Secondo l’Inps in Italia la spesa complessiva non è lontana da quella media europea ma appare sbilanciata sui benefici monetari rispetto a un’assistenza di tipo territoriale e domiciliare. I n un quindicennio, dal 2002, la spesa è più che raddoppiata in termini assolu- ti, mentre il numero delle prestazioni erogate è cresciuto del 73%. Ma se negli anni scorsi il contenimento degli esborsi pubblici per pensioni e indennità dell’in- validità civile era un potenziale capitolo della spending review, in nome della lotta agli abusi, per il futuro anche prossimo la tendenza all’incremento delle uscite sem- bra ormai scarsamente contenibile in un Paese che invecchia sempre di più. Lo evi- denzia la Ragioneria generale dello Stato nel suo studio sulle tendenze di medio- lungo periodo del sistema pensionistico e sanitario, che segnala come la voce di spe- sa sia destinata a crescere nei decenni a venire in parallelo all’aumento della po- polazione anziana. Anche l’Inps nel suo rapporto annuale presentato lo scorso anno dedica un denso capitolo ai temi della disabilità e della non autosufficien- za, sottolineando i limiti del modello ita- liano: la spesa complessiva non è lontana da quella media europea ma appare sbi- lanciata sui benefici monetari rispetto a un’assistenza di tipo territoriale e domici- liare. E nel caso specifico dell’invalidità spicca l’anomalia di una distribuzione territoriale atipica che nemmeno i fattori demografici e socio-economici riescono a spiegare pienamente. Prima di guardare da vicino i numeri più aggiornati, è opportuno ricordare qua- li sono le prestazioni di cui si parla. L’in- validità civile riguarda i cittadini che non hanno una posizione contributiva tale da garantire loro, se invalidi, prestazioni ero- gate dalle gestioni previdenziali. Insomma si tratta di chi per vari motivi non lavora o ha lavorato troppo poco: le esigenze di queste persone vengono quindi prese in carico dalla fiscalità generale, ovvero dalle tasse pagate da tutti i contribuenti. Siamo nel campo della spesa assistenziale e non di quella pensionistica. Più nel dettaglio, gli interventi appar- tengono a due categorie: pensioni di ina- bilità o assegni mensili, riconosciuti ri- spettivamente in caso di invalidità totale o parziale, che spettano solo al di sotto di certe soglie di reddito (16.500 euro l’anno per la pensione e 4.800 per l’assegno); e indennità di accompagnamento che van- no a ciechi, sordomuti o invalidi del tutto non autosufficienti, che non prevedono limiti di reddito. Tra le due categorie c’è anche un’altra differenza: le prestazioni del primo tipo alla fine dell’età lavorativa (attualmente 65 anni e 7 mesi) vengono trasformate in assegni sociali, mentre le indennità di accompagnamento restano per tutta la vita. ANNO LXVIII / n. 11 / novembre 2017 / L’ARTIGIANATO 19