dall’associazione
la quarta edizione
di “cerevisia”
di Stefano Frigo
Chiusa con
soddisfazione
la quarta
edizione,
“Cerevisia”
ora guarda
ai birrifici
agroartigianali.
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i
l trend di crescita continua. La quarta
edizione di “Cerevisia”, il Festival delle
Birre Artigianali trentine ospitato dal Pa-
lanaunia di Fondo dal 19 al 21 maggio, ha
fatto segnare un ulteriore passo in avanti
della rassegna, che ormai rappresenta un
brand affermato. La qualità delle birre
iscritte al concorso e degustate dal pubbli-
co migliora, come ha più volte sottolineato
l’esperto Renato Nesi nel corso della tre
giorni, il numero di passaggi cresce ancora
(circa 10mila presenze con 25mila degu-
stazioni servite), il numero di birrifici tren-
tini continua a lievitare.
Dopo l’apertura di venerdì sera, che ha
proposto la consueta cena a cura dell’Asso-
ciazione Cuochi Trentini, studiata per abbi-
nare i nostri presidi Slow Food con le birre
artigianali, “Cerevisia” è entrata nel vivo sa-
bato con i primi due workshop curati da Re-
nato Nesi, ed è poi continuata con la pre-
miazione dei prodotti iscritti ai diversi
concorsi, che ogni anno incoronano nove
etichette, suddivise per tradizione brassico-
la, oltre a individuare il birrificio trentino
dell’anno, che ancora una volta è risultato il
L’ARTIGIANATO / ANNO LXVIII / n. 6 / giugno 2017
primierotto BioNoc’, seguito da Barbaforte
di Lavarone e Leder della Valle di Ledro. Nel
dettaglio delle singole categorie, la “Gine-
vra” di Leder ha vinto il premio riservato
alle birre chiare alta e bassa fermentazione
di ispirazione tedesca e ceca, la “Cioch” an-
cora di Leder quello per il gruppo alta e bas-
sa fermentazione di ispirazione tedesca, la
“Abete” di Barbaforte quello per il gruppo
alta fermentazione di ispirazione anglosas-
sone, alla “Guna” di Rethia è andato il rico-
noscimento riservato alle birre di alta fer-
mentazione in stile Stout e Porter, alla
“Obice” di Barbaforte quello per le birre di
alta fermentazione in stile APA, AIPA, IPA,
Double IPA, Imperial IPA di ispirazione
angloamericana, alla “Aqvila” di Birra Pejo
quello del gruppo alta Fermentazione di
ispirazione belga, infine alla “Pastor” di Bio-
Noc’ il premio assegnato alle birre speciali.
L’ultima giornata è invece cominciata
con tre momenti di approfondimento, cu-
rati da Renato Nesi, dedicati agli antichi
stili tedeschi, agli abbinamenti fra birra e
formaggi e alle birre fuori schema ed è pro-
seguita