categorie
Il Governo, infatti, ha avuto il merito di reperire 26,4 milioni di euro per recuperare
al maltolto subito dalle micro imprese del settore, che purtroppo non possono ancora
godere di questo beneficio.
A tal proposito l’On. Rixi si è impegnato a far pressione sul MEF.
In ultimo il Vice Ministro ha informato dell’esito del Consiglio dei Ministri dei
Trasporti UE in cui l’Italia ha portato avanti i principi della Road Alliance, per la tutela
della sana concorrenza e la lotta al dumping, nel testo di compromesso finale.
Unatras, pur riconoscendo l’importante impegno del Ministro Toninelli che ha tenuto
fede ai principi della Road Alliance, ha avvertito sui rischi di alcune disposizioni che
possono rendere inefficace la lotta al cabotaggio abusivo e danneggiare i vettori
nazionali.
«Nel complesso – commenta Amedeo Genedani, Presidente Confartigianato Trasporti
e Unatras – il Vice Ministro ha fornito le prime risposte alle questioni che avevamo
avanzato. È chiaro come sia fondamentale aver abrogato il taglio al rimborso accise
dimostrando grande sensibilità per la tenuta del settore che paga il più alto costo
del gasolio in Europa, ma allo stesso tempo è necessario che il Governo riproponga
il fondo nazionale per il rinnovo del parco veicoli che stimolerebbe gli investimenti
e creerebbe una strategia di sviluppo di lungo periodo per il settore. Attendiamo
l’iter della Manovra di Bilancio, con l’auspicio che il Governo realizzi gli impegni
assunti con la categoria».
Il comparto dell’autotrasporto si unisce:
«Basta indugi. servono misure immediate
per il rinnovo del parco circolante».
In gioco sostenibilità e sicurezza del trasporto
Le sempre più stringenti normative in materia ambientale rischiano
di bloccare il trasporto delle merci fuori e dentro le città.
Al riguardo, gli operatori del settore sono riusciti a far passare nell’opinione pubblica
la consapevolezza che il parco circolante italiano è il più vecchio d’Europa (età
media di 13,5 anni), il 63,1% dei veicoli >3,5t è ante Euro IV (pari a 418.668 veicoli).
Solo il 12,4% del parco circolante è rappresentato da veicoli Euro VI (pari a 82.274
veicoli): con questo trend ci vorranno 17 anni per sostituirli tutti. Ma la cosa più grave
è che soltanto l’11,9% dei veicoli è dotato dei dispositivi di sicurezza, obbligatori dal
1° novembre 2015 (frenata autonoma emergenza e mantenimento corsia).
Nonostante tutti gli investimenti promossi, non sembra ancora esserci consapevolezza
sulle conseguenze di questa realtà, e cioè che il sistema dell’autotrasporto – senza
adeguato rinnovo dei mezzi con i quali opera – continua a invecchiare, perdendo
ogni giorno in sostenibilità e sicurezza.
La disinformazione e la distrazione generalizzate hanno generato in molti casi effetti
negativi per la percezione collettiva nei confronti dell’autotrasporto. Da venti anni
a questa parte gli interventi sul comparto dell’autotrasporto effettuati senza precise
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L’ARTIGIANATO / ANNO LXX / n. 1 / gennaio 2019