focus
Quali saranno i suoi primi passi, o meglio
dove cercherà di incidere inizialmente?
«Snellire l’apparato burocratico è il mio pri-
mo obiettivo in assoluto. Come Provincia
autonoma abbiamo dei margini di movi-
mento e proprio all’interno di questi spazi
mi muoverò. Ovviamente tutto ciò che in-
vece ricade sotto “il controllo” dello Stato
non potremo andare a toccarlo. Daremo il
via a tavoli di confronto tra i rappresentanti
dei comparti economici che riguardano le
mie competenze e i funzionari pubblici per
definire quelli che sono gli ostacoli che si
possono superare. Poi ho chiesto alle varie
associazioni datoriali – compresa ovvia-
mente l’Associazione – di farmi avere della
documentazione a proposito di quelle che
sono le rispettive necessità da qui a un
anno e sino al termine della legislatura».
Non teme di avere un assessorato troppo
complesso e variegato?
«No, perché sono assolutamente convinto
che artigianato, turismo, commercio e
sport siano intersecabili e anzi dovranno
viaggiare sempre più sugli stessi binari. Il
confronto tra tutti gli attori dei vari settori
dovrà essere continuo e costruttivo, senza
voler mancare di rispetto a nessuno pen-
so di poter dire che forse nel passato si è
ragionato troppo per comparti stagni. È
necessario ritrovare quell’orgoglio per la
nostra terra, per i nostri prodotti che da
sempre rappresentano l’eccellenza. E dirò
di più: non dobbiamo assolutamente farci
problemi se quello che arriva dal Trentino
magari costa di più, la qualità non la si
può e non la si deve certo regalare».
Lei sarebbe soddisfatto del suo operato
se tra dodici mesi…
«Magari sarò ripetitivo ma se a dicembre
2019 gli imprenditori potessero dire che la
burocrazia è un po’ meno invadente e pe-
sante da affrontare sarei un amministrato-
re davvero felice. Se invece penso più a lun-
go termine mi piacerebbe che tra cinque
anni gli artigiani fossero soddisfatti in ge-
nerale del mio operato, poi è evidente che
gli errori si possono fare ma da parte mia
non mancherà mai la buona volontà, la di-
sponibilità e la voglia di confrontarmi».
ANNO LXX / n. 1 / gennaio 2019 / L’ARTIGIANATO
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