Italia Nostra 4 FREE | Page 87

Quando cammini fai un metro dopo l'altro e passi molto tempo in un luogo. Non è come farci una gita di due ore. Allora senti la necessità di capire il posto in cui ti trovi. Io ad esempio sono diventato un appassionato di carte topografiche. Non riesco più a fare un tratto a piedi senza andare a vedere i nomi delle singole cascine, di quel rudere che ho incontrato, di quel fosso che ho attraversato. E nei nomi c'è la storia. Poi ci sono tanti segni sul territorio, cippi con iscrizioni, lapidi che parlano della Seconda guerra mondiale, ma anche di eventi più lontani. Gli stimoli a ricordare sono molti. E non da ultimo, ci sono gli incontri con le persone, che quando viaggi in molti altri modi non puoi fare. Mettiamo che stai viaggiando in treno e incontri una persona che sta a Milano; magari però ti trovi nel mezzo della campagna di Parma. Quando vai a piedi, incontri la gente del posto, e anzi spesso hai bisogno di incontrarla. Magari hai bisogno di cascina casa di campagna rùdere resti di un edificio antico o in rovina fosso percorso scavato che serve per l'acqua cippo elemento verticale di pietra o cemento, su cui sono fatte delle iscrizioni per ricordare un evento borraccia contenitore adibito al trasporto dell'acqua da bere durante un viaggio Questa la vista che accoglie il camminatore alla fine del suo viaggio a piedi da Bologna a Firenze riempire la borraccia e nelle vicinanze non c'è un bar, quindi devi chiedere a qualcuno. Oppure sei su un sentiero e devi chiedere indicazioni, o ancora sei in tenda e devi chiedere dove puoi fermarti per la notte. Accumuli molti ricordi, che magari non coincidono con quello che ti aspettavi. Fai sempre tre viaggi: uno lo fai prima, uno durante e uno dopo. E in questo modo potrai davvero farti un'idea del luogo che hai attraversato. ITALIA NOSTRA #4 Primavera 2016 87