A volere il museo del fascismo è soprattutto il sindaco di centro-sinistra
Giorgio Frassineti del Partito Democratico (PD), lo stesso partito del premier
Matteo Renzi. Potrebbe sembrare paradossale sostenere un progetto che
ricorda la dittatura di Mussolini: il PD è infatti erede della sinistra italiana che
ha animato la Resistenza, lottando per liberare l’Italia dai nazi-fascisti. Ma
Frassineti non ha dubbi: per l’Italia è il momento di affrontare il
suo passato.
Resistenza lotta e
Il museo del fascismo si estenderà su una superficie di 2100 metri
quadrati e comprenderà un centro di documentazione, un
archivio, una biblioteca e un’esposizione permanente su tre piani.
Il governo di Renzi ha già assicurato il suo sostegno con due dei
cinque milioni di euro previsti per la realizzazione del progetto.
Altri finanziamenti dovrebbero provenire da Unione europea,
Comune e privati.
L’idea è di concentrarsi non solo sul fascismo ma sulla prima
metà del XX secolo, quindi un periodo molto più ampio che
includa gli anni precedenti e successivi al ventennio fascista.
Inoltre, ufficialmente, al termine museo si preferisce quello più
scientifico e neutrale
di “centro di
documentazione”.
guerriglia armata
durante la Seconda
guerra mondiale, i
cosiddetti "partigiani"
prudente cauto, che
non si sbilancia
scatenare causare,
dare inizio a
simpatizzante chi ad
esempio ha simpatia
per un movimento
politico, un'ideologia
ecc...
seguace chi segue
fedelmente, inglese
'follower'
Marcia su Roma
azione
prevalentemente
simbolica, una parata
militare, con la quale
Mussolini e i suoi
Ma i toni volutamente
prudenti non bastano:
l’iniziativa ha
scatenato un acceso
dibattito. Secondo i
favorevoli, il museo
sarebbe un modo per riflettere
criticamente su quel periodo buio,
e avrebbe quindi un alto valore
educativo. I contrari invece
La tomba di Mussolini a Predappio è meta di visite da parte di
accusano il sindaco di voler
nostalgici e simpatizzanti di estrema destra
celebrare il fascismo. Per molti
infatti Predappio è già un simbolo negativo e motivo di preoccupazione: da
tempo la cittadina è visitata da simpatizzanti e seguaci del Duce, soprattutto il
giorno della sua nascita (il 29 luglio 1883), della sua morte (il 28 aprile 1945) e
dell’anniversario della Marcia su Roma, il 28 ottobre 1922. Il nuovo museo
potrebbe peggiorare le cose, diventando un ulteriore punto d’attrazione per i
neofascisti.
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ITALIA NOSTRA #4 Primavera 2016