Italia Nostra 4 FREE | Page 60

Molti provano a fare qualcosa , reagiscono in maniera costruttiva . Come ha spiegato assai bene Emanuela Campisi nel video che vi proponiamo in questo numero , i “ cervelli in fuga ” hanno preso atto che per avere una carriera coerente con gli studi svolti può essere necessario emigrare . E hanno fatto le valigie . Altri sono rimasti , perché è forte il legame con la famiglia e con la terra d ’ origine , o perché hanno avuto la “ fortuna ” - notare le virgolette - di trovare un accomodamento .
Il bancario filosofo
Durante un recente viaggio in Sicilia , a pranzo in una modesta trattoria , ho scambiato due chiacchiere con il mio vicino di tavolo , un giovane simpatico ; vestito in modo formale , da adulto o impiegato di banca , era in effetti un impiegato di banca . In tema di giovani e lavoro , gli ho chiesto se ci fossero prospettive per i giovani della zona o fossero costretti a emigrare . Il giovane bancario mi ha spiegato che chi può , va via . E mi ha confessato di invidiare alcuni suoi amici , che avevano avuto il coraggio di partire per inseguire un sogno . Lui , invece , aveva avuto la “ fortuna ” di trovare un lavoro in banca , un lavoro del tutto estraneo alle sue aspirazioni e ai suoi studi : laureato in Filosofia , avrebbe voluto fare un dottorato , trovare lavoro all ’ università o da insegnante nei licei , ma le possibilità erano scarsissime . E allora meglio tenersi stretto quel posticino in banca .
Ma , mi sono chiesto e vi chiedo : è accettabile chiedere ai giovani di rinunciare ai sogni ? Di mettere da parte le aspirazioni ? È giusto che un filosofo finisca a contare banconote ? Che un architetto , invece di costruire case , si ritrovi a impilare pacchi di pasta sugli scaffali di un supermercato , per 700 euro al mese ? Che uno psicologo lavori in un call-center per 4 euro l ’ ora ?
La mia ricetta
A volte dico , scherzando ma non troppo , che basterebbe permettere a questi soggetti di fare due lavori , contemporaneamente . prendere atto di / che constatare , accettare
E intendo alla lettera . Potrebbero fare delle consulenze al volo ; basterebbe munirli di un cartellino ben visibile , oltre al nome , anche la qualifica professionale : psicologo , avvocato , architetto eccetera . I clienti scelgono la consulenza di maggior interesse e , mentre fanno la spesa , espongono il problema , pagando un extra : “ Da qualche tempo sogno spesso che mi cadono i denti . Secondo lei cosa può significare ?”. “ Il mio vicino suona la chitarra elettrica a tutte le ore . Cosa mi consiglia di fare ?”.

Molti provano a fare qualcosa , reagiscono in maniera costruttiva . Come ha spiegato assai bene Emanuela Campisi nel video che vi proponiamo in questo numero , i “ cervelli in fuga ” hanno preso atto che per avere una carriera coerente con gli studi svolti può essere necessario emigrare . E hanno fatto le valigie . Altri sono rimasti , perché è forte il legame con la famiglia e con la terra d ’ origine , o perché hanno avuto la “ fortuna ” - notare le virgolette - di trovare un accomodamento .

Il bancario filosofo

Durante un recente viaggio in Sicilia , a pranzo in una modesta trattoria , ho scambiato due chiacchiere con il mio vicino di tavolo , un giovane simpatico ; vestito in modo formale , da adulto o impiegato di banca , era in effetti un impiegato di banca . In tema di giovani e lavoro , gli ho chiesto se ci fossero prospettive per i giovani della zona o fossero costretti a emigrare . Il giovane bancario mi ha spiegato che chi può , va via . E mi ha confessato di invidiare alcuni suoi amici , che avevano avuto il coraggio di partire per inseguire un sogno . Lui , invece , aveva avuto la “ fortuna ” di trovare un lavoro in banca , un lavoro del tutto estraneo alle sue aspirazioni e ai suoi studi : laureato in Filosofia , avrebbe voluto fare un dottorato , trovare lavoro all ’ università o da insegnante nei licei , ma le possibilità erano scarsissime . E allora meglio tenersi stretto quel posticino in banca .

Ma , mi sono chiesto e vi chiedo : è accettabile chiedere ai giovani di rinunciare ai sogni ? Di mettere da parte le aspirazioni ? È giusto che un filosofo finisca a contare banconote ? Che un architetto , invece di costruire case , si ritrovi a impilare pacchi di pasta sugli scaffali di un supermercato , per 700 euro al mese ? Che uno psicologo lavori in un call-center per 4 euro l ’ ora ?

La mia ricetta

A volte dico , scherzando ma non troppo , che basterebbe permettere a questi soggetti di fare due lavori , contemporaneamente . prendere atto di / che constatare , accettare

fare le valigie partire
accomodamento sistemazione temporanea , di fortuna
fare un dottorato inglese " Ph . D .", continuare gli studi dopo la laurea
tenersi stretto non rinunciare a qualcosa / qualcuno
impilare mettere l ' uno sull ' altro , fare una pila
al volo rapidamente , in due minuti
munire dare - inglese ' equip '

E intendo alla lettera . Potrebbero fare delle consulenze al volo ; basterebbe munirli di un cartellino ben visibile , oltre al nome , anche la qualifica professionale : psicologo , avvocato , architetto eccetera . I clienti scelgono la consulenza di maggior interesse e , mentre fanno la spesa , espongono il problema , pagando un extra : “ Da qualche tempo sogno spesso che mi cadono i denti . Secondo lei cosa può significare ?”. “ Il mio vicino suona la chitarra elettrica a tutte le ore . Cosa mi consiglia di fare ?”.

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ITALIA NOSTRA # 4 Primavera 2016