Italia Nostra 4 FREE | Page 34

bolla papale comunicazione scritta ufficiale firmata dal Papa scomunicare togliere a qualcuno il diritto di partecipare a un culto religioso e alla comunità dei fedeli fino ad oggi tranne che per un breve periodo a Genova, durante l’assedio di Torino da parte delle truppe di Napoleone ostensione quando la Sindone viene mostrata ai fedeli fedele chi crede in una certa religione un piccolo villaggio in una città fiorente. Già nel 1390 una bolla papale dichiara che la Sindone è un dipinto, ma i nobili continuano a esporla alla devozione popolare come una reliquia autentica. A partire dal XVI secolo la Chiesa cambia idea e afferma che si tratta dell’autentico lenzuolo funebre di Cristo, una posizione mantenuta fino al XX secolo. I Savoia la acquistano nel XVI secolo da Margherita di Charny, una nobildonna che l’aveva rubata ed esposta in giro per l’Europa, e che per questo viene scomunicata. Alla fine del ‘500 la Sindone è portata a Torino e lì è rimasta fino ad oggi. Nel corso del ‘900 si è cercato di datare la Sindone con l’aiuto delle tecnologie più avanzate. Oggi la scienza riconosce che si tratta di un’immagine prodotta in epoca medievale, tra il XIII e il XIV secolo. La Chiesa, tuttavia, rifiuta di esprimersi sulla questione, lasciando ai singoli credenti la possibilità di credere che sia vera, con un atto di fede. L’ultima ostensione della Sindone ha avuto luogo nel 2015 e ha attirato centinaia di migliaia di fedeli. Questa reliquia, una delle più importanti per il mondo cattolico, dà certamente un grosso contributo all’atmosfera magica di Torino, una città piena di suggestioni misteriose.