Il padre che ha detto basta
È di questi giorni la storia di un padre italiano
divorziato che si è rivolto a un tribunale perché
non voleva più mantenere il figlio 28enne. Il
giovane, invece di finire il percorso di laurea
iniziato, aveva deciso di cambiare studi e città. Il
padre chiedeva al giudice di sospendere o ridurre
l’assegno di mantenimento che è tenuto a
versare mensilmente al ragazzo. Il giudice ha
riconosciuto in via di principio le ragioni del
padre, ma ha deciso comunque di lasciare le cose
come stavano: il padre divorziato dovrà
continuare a versare un assegno al figlio fino a
quando questi non avrà raggiunto l’indipendenza
economica. E la sentenza rischia di fare scuola,
confermando per i genitori italiani l’obbligo di
mantenimento della prole a tempo
indeterminato. E poi ci meravigliamo che in Italia
si facciano pochi figli!
Generazione mille nomi
Naturalmente questo è un caso limite. Più in
generale, sono ingiuste le accuse che piovono sui
giovani italiani, definiti di volta in volta
bamboccioni, sfigati, choosy: per offenderli si
inventano nuove parole, si ricorre addirittura allo
slang e all’inglese. Questi giovani non soltanto
devono scontare gli errori di una classe politica,
inetta e in mala fede, che ha badato solo a fare i
propri interessi, ma incassano anche gli schiaffi
del politico o del “fenomeno” di turno. Il danno e
la beffa. Cornuti e mazziati.
Per fortuna ogni tanto qualcuno si ribella e trova
le parole per rimandare le accuse al mittente, o
per gridare “l’imperatore è nudo”, come ha fatto
ad esempio Roberta D’Alessandro, la ricercatrice
in fuga dall’Italia che ha zittito la ministra
Giannini.
essere tenuto a dovere, avere
l'obbligo di
in via di principio in teoria
fare scuola essere seguito, creare
un precedente giuridico
prole sinonimo di ‘figli’
ci meravigliamo da "meravigliarsi" espressione ironica - non è una
sorpresa
limite particolare, che si distingue
dalla massa
bamboccione giovane immaturo,
grosso "bamboccio". Così ha definito
i giovani italiani il ministro PadoaSchioppa, attirandosi critiche da
ogni parte. Si veda anche la rubrica
"Vizionario"
sfigato termine dispregiativo:
persona debole e perdente - inglese
'loser' - secondo il viceministro del
Lavoro Martone, parlando dei
giovani italiani che tardano a
laurearsi
choosy cioè eccessivamente
esigente, che non vuole adattarsi lo disse la ex ministra del Lavoro
Elsa Fornero
inetto incapace
in malafede che non è onesto,
sincero
fenomeno in senso ironico - chi
esagera con giudizi troppo netti o
taglienti
il danno e la beffa modo di dire: chi
dopo avere subito un danno riceve
anche un'offesa
cornuto e mazziato modo di dire:
chi dopo un primo torto (cornuto) ne
subisce anche un secondo
("mazziato", in alcuni dialetti del
Sud, bastonato)
al mittente chi ha inviato una
lettera, chi ha espresso una critica
zittire chiudere la bocca a qualcuno
ITALIA NOSTRA #4 Primavera 2016
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