GIOVANI E LAVORO/Il commento
Non rinunciate
ai sogni
Li chiamano 'bamboccioni', 'choosy',
'millennials'. Sono i giovani di oggi:
cresciuti con meno certezze rispetto
alle generazioni passate, il loro futuro
è quanto mai incerto. Ma è bene che
non rinuncino a sognare.
di
LEO TODARO
Quando studiare era fondamentale
Sono stato ragazzo negli anni ‘80. Appartengo dunque a una
generazione cresciuta con qualche importante certezza. Ad
esempio: “studiare è utile, anzi fondamentale”. Ci credevamo
noi e ci credevano ancora di più i nostri genitori, che hanno
fatto grossi sacrifici per mantenerci agli studi. E, ironicamente,
hanno dovuto insistere due volte. La prima volta da giovani,
per potere continuare gli studi, ai loro tempi cosa tutt’altro
che scontata. La seconda, da adulti, per convincere e motivare
noi figli a studiare con impegno. I nostri genitori volevano per
noi le opportunità che loro, bambini nell’Italia del dopoguerra
e del boom, in molti casi non avevano avuto. Ci dicevano
dunque in musica e in canzone che studiare, ottenere il
cosiddetto “pezzo di carta”, cioè un titolo di studio,
preferibilmente una laurea, era fondamentale.
ITALIA NOSTRA #4 Primavera 2016
ai loro tempi
quando erano
giovani loro
tutt'altro che non,
per niente
scontato facile da
prevedere o
ottenere
boom economico,
il cosiddetto
"miracolo italiano".
in musica e in
canzone spesso e
in ogni modo
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