Le quote azionarie di Lanza vengono acquistate da Giovanni
Agnelli, possidente torinese coinvolto all'ultimo momento per
sostituirlo. È così, quasi per caso, che inizia il legame tra la famiglia
Agnelli e la FIAT.
I primi anni sono difficili, anche a causa delle spregiudicate
operazioni finanziarie di Agnelli, che dopo pochi anni gli
permettono di acquistare la maggioranza delle azioni FIAT e di
diventare il suo capo indiscusso. Agnelli viene incriminato per
queste operazioni, ma i processi e le denunce non portano a nulla.
Il patron della FIAT aveva amici potenti, tra cui c’era Giolitti in
persona.
quota azionaria
l'insieme delle
azioni possedute
da un azionista
possidènte chi
possiede grandi
quantità di terreni
e case
spregiudicato
senza scrupoli
Benito Mussolini in visita alla FIAT: dietro di lui Giovanni Agnelli, a sinistra il Re d’Italia
Le commesse ricevute durante la prima guerra mondiale portano un periodo di
crescita per la Fiat. Negli anni '20 l'azienda apre il suo primo grande stabilimento,
il Lingotto. Si trattava di una struttura estremamente innovativa per il periodo,
caratterizzata da una vera e propria pista di collaudo sul tetto. Nel frattempo,
protetto dal regime fascista, di cui era un convinto sostenitore,
Agnelli diventa senatore. Poco prima dello scoppio della Seconda commessa
ordinazione
guerra mondiale, viene inaugurato l'immenso stabilimento di
collàudo test
Mirafiori.
La guerra porta a Torino una distruzione senza precedenti. In
quanto città industriale, e quindi luogo di produzione bellica,
rimane sotto il tiro dei bombardamenti alleati per cinque lunghi
anni. I bombardamenti modificano pesantemente il volto della
ITALIA NOSTRA #4 Primavera 2016
di prova
bèllico relativo
alla guerra
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