libri/film/musica
si sono cacciati? Su quest’ultima domanda Smetto quando
voglio si incarta, dirigendosi forse in modo un po’ troppo
frettoloso e meccanico verso il finale. Peccato. Rimane
comunque un film godibilissimo, e attendiamo con interesse la
seconda prova del regista salernitano. (L.T.)
Giudizio:
Livello: intermedio-avanzato (B2)
Avvertenze: Nel film l’assunzione di droghe non è presentata
in maniera particolarmente critica o seria, anzi.
cacciarsi (in)
finire - per colpa
propri
incartarsi
confondersi - non
sapere come
uscire da una
situazione
godibile
gradevole,
divertente
sboccato volgare
Nel film si fa uso di un linguaggio a tratti sboccato.
Alcuni personaggi parlano a volte in dialetto (prevalentemente
romanesco) o usando termini tipici del gergo giovanile.
Pane e tulipani
Il film di Silvio Soldini si apre con un episodio un po’
surreale che potrebbe dare l’impressione di trovarsi di
Silvio Soldini
fronte ad una commedia frivola e “leggera”: di ritorno da
Commedia
una gita, Rosalba (Licia Maglietta), casalinga e madre di
DVD - 9,99 Euro
famiglia, viene dimenticata in un autogrill da marito, figli e
2000
amici. Dopo un primo, comprensibile
momento di sconcerto, la donna decide di
autogrill in
non tornare a Pescara, dove vive, ma di andare per qualche giorno autostrada,
risto rante e negozio
a Venezia, città sempre sognata e mai visitata. Quella breve
dove comprare
vacanza si trasforma però in un prolungato soggiorno: Rosalba
generi di conforto,
regali ecc...
trova lavoro come fioraia e un alloggio, da Fernando (Bruno
Ganz), un distinto e misterioso cameriere capace di sentimenti
sconcerto stato
d'animo di chi è
profondi.
turbato, disorientato
È qui che emerge la vera natura di questa pellicola: non una
commedia leggera – anche se non mancano i sorrisi, soprattutto
grazie al giovane idraulico/investigatore (Giuseppe Battiston)
mandato dal marito di Rosalba – ma piuttosto una storia narrata
con garbo e delicatezza, la rinascita di una donna che si
riappropria di se stessa e della vita.
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ITALIA NOSTRA #4 Primavera 2016
pellicola film
garbo delicatezza
riappropriarsi (di)
tornare in possesso
di qualcosa