Israele e il conflitto Arabo-Israeliano Italian | Page 20

14 Israele e il conflitto Arabo-Israeliano
sraeliano , erano stati resi totalmente inaccessibili ad Israele per quasi diciannove anni ( mentre la Giordania dissacrava 58 sinagoghe nel Quartiere Ebraico della Città Vecchia nel silenzio del mondo intero ) – era però molto ben disposto a cedere i territori conquistati , nel quadro di un accordo globale . Ma le aperture da parte israeliana furono respinte . La risposta inequivocabile giunse da Khartoum , capitale del Sudan , dove l ’ 1 settembre 1967 i leader arabi riuniti pubblicarono una risoluzione in cui annunciavano i loro tre no : “ no alla pace , no al riconoscimento e no al negoziato ” con Israele .
Nel novembre 1967 , il Consiglio di Sicurezza dell ’ ONU adotta la Risoluzione 242
Quando si parla del conflitto arabo-israeliano questa risoluzione viene spesso citata quale base per risolverlo , ma non viene sempre citata con precisione . La risoluzione sottolinea che “ l ’ acquisizione dei territori con la guerra è inammissibile e che è necessario operare per una pace giusta e duratura , che consenta ad ogni stato della regione di vivere in sicurezza ”.
Più avanti , vi si chiede il “ ritiro delle truppe israeliane da territori occupati nel recente conflitto ”, ma si omette deliberatamente l ’ uso dell ’ articolo “ i ” prima della parola “ territori ”. Arthur Goldberg , all ’ e- poca Ambasciatore degli Stati Uniti presso l ’ ONU , fece notare che questa fu omissione voluta , affinché qualunque accordo finale potesse permettere futuri aggiustamenti entro confini non ancora specificati , ma necessari alla sicurezza di Israele . Ad esempio , prima della Guerra dei Sei Giorni del 1967 , il punto più stretto dello Stato israeliano , che si trova appena a nord di Tel Aviv , la città più grande del Paese – era largo appena 14 chilometri .
La risoluzione chiede anche la “ fine di tutte le pretese e di tutte le situazioni di belligeranza e rispetto e riconoscimento della sovranità e dell ’ integrità territoriale e dell ’ indipendenza politica di ogni stato della regione e del loro diritto di vivere in pace entro frontiere sicure e riconosciute , al riparo da minacce ed atti di forza ”.
E , non per ultimo , vi si “ afferma inoltre la necessità : a ) Di garantire la libertà di navigazione sulle vie d ’ acqua internazionali della regione ; b ) Di realizzare una giusta soluzione del problema dei pro-