Pianificare è fondamentale. Con la didattica per competenze, il curricolo verticale,
l'interdisciplinarietà è impensabile non pianificare e affidarsi alla pura improvvisazione
Marianna Morgigno
Sono d'accordo che la pianificazione non debba essere rigida e che si debba essere flessibili. Per
questo ritengo che abbinare a quanto pianificato attività di ricerca azione volta a monitorare il
percorso in atto per apportare miglioramenti o modificarlo in itinere sia fondamentale.
Mariella Brunazzi
All’inizio dell’anno scolastico, nell’ambito dei dipartimenti, pianifichiamo la progettazione per
discipline per il biennio e per il triennio concordando obiettivi, contenuti etc. ed anche alcune
prove per classi parallele. Poi ogni singolo docente redige la sua programmazione, con riferimento
a quanto stabilito nelle precedenti riunioni di dipartimento. Io progetto per moduli: ovviamente
definisco obiettivi, contenuti, tempi, metodologia, strumenti, ed altro. Ogni modulo include
diverse lezioni con attività volte a sviluppare le diverse abilità, tenendo presente competenze e
conoscenze da acquisire.
Chiara Antonacci
C'è un dato incontrovertibile: il libro di testo "tradizionale" arranca, anzi, ha perso proprio
terreno... D'altronde non potrebbe essere diversamente: se ci poniamo il problema di "pianificare"
(con tutte le sfaccettature che ognuna di noi ha apportato) significa che la gestione della classe, le
dinamiche, le interazioni ed i contenuti sono elementi che abbiamo presenti e che "dominiamo".
Credo che questo dovrebbe essere quello che possiamo condividere con i nostri "mentees": think
out of the book ...
Elena Pezzi
Più che pianificare le lezioni, io direi avere bene in testa gli obiettivi da raggiungere. Sicuramente
poi preparare le lezioni a casa serve ma devono comunque essere aperte e flessibili a qualsiasi tipo
di modifica e ad approfondimenti anche su sollecitazione degli alunni.
Tamara Tittarelli
Nel momento in cui l'insegnante decide di non recitare tutti gli anni la stessa rappresentazione, di
perdere in parte il controllo delle lezioni e di negoziare con gli studenti le tematiche oggetto di
apprendimento, si può immaginare una relazione didattica efficace già a cominciare da come la si
pianifica.
Sara Viotti
Programmare mi serve come "guida" per capire dove e come lavorare (argomenti, tempi,
materiali, strategie, attività). Essenziale quando insegnavo Lingua Inglese alla primaria, ho
continuato nella secondaria di 1° grado ed ora in quella di 2° grado. Sarebbe impossibile non
pianificare ed avere un "filo conduttore " nonostante l'esperienza.
Cinzia Masia
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