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osservare il clima di fiducia che si è instaurato nei confronti dei docenti che ne fanno parte, non solo testimoniato dalla professionalità e disponibilità con le quali operano ma anche dai risultati degli interventi efficaci e documentati grazie a griglie di osservazione messe a punto dagli stessi docenti. Si crea una sorta di archivio nel quale rimane traccia delle osservazioni e degli interventi. Durante gli incontri ai quali ho partecipato, anche l'attenzione e la cura verso il benessere interiore dello studente e che naturalmente si proietta poi sull'intero gruppo classe denotano oramai il ruolo consolidato quale gruppo a cui affidarsi per superare le difficoltà che inevitabilmente si possono manifestare nelle relazioni all'interno della classe. Personalmente questa esperienza spero possa migliorare le mie competenze relazionali all’interno di un gruppo di lavoro, inoltre vivo un’opportunità di vero e proprio arricchimento sul piano professionale e personale per condividere soluzioni diverse di fronte alle difficoltà nella gestione della classe. Nel bilancio iniziale delle competenze tra i punti che ho ritenuto fondamentali nello sviluppo delle mie competenze professionali, ho segnalato la partecipazione a gruppi di lavoro tra docenti. La formazione, durante l'intero anno di prova, mi ha consentito di comprendere più in profondità le procedure che si attivano nel momento in cui un docente richiede la consulenza al gruppo psicopedagogico, sentita e necessaria la produzione di una documentazione continuamente aggiornata che funge da traccia fin dal primo step, costituito dalla richiesta, e giunge fino alla conclusione della consulenza stessa. La formazione in quest'ambito è ancore in itinere ma forte è il mio entusiasmo nel proseguire questo percorso che, come già indicato nel bilancio iniziale, ha costituito una innovazione rispetto alle mie conoscenze passate come insegnante precaria. Il confronto collaborativo e costruttivo sono i nodi centrali dell'attività del gruppo di consulenza che svolge un servizio di supporto alla funzione docente attraverso azioni di consulenza in ambito didattico, pedagogico e formativo. Fondamentale è stato anche poter interagire in modo più responsabile e continuativo con le équipe multidisciplinari e i servizi specialistici; quale docente di sostegno mantenere le relazioni con tutti i protagonisti dell'azione educativa e poter confrontarmi con la funzione strumentale sulla disabilità in caso di dubbio sul mio agire, ha rafforzato le mie competenze in ambito relazionale. Sento di aver acquisito maggiore sicurezza e spirito di iniziativa nei vari ambiti da me indicati nel bilancio iniziale e che hanno costituito un punto di partenza del mio percorso formativo. La dimensione relazionale empatica, a mio avviso, è uno dei versanti sui quali gli insegnanti dovrebbero essere preparati per rispondere efficacemente ai bisogni formativi degli alunni e vincere la sfida educativa posta dalla "società della conoscenza". Essa permette al docente di entrare in rapporto stretto con ciascun alunno, per capire i suoi bisogni di socializzazione e personalizzazione, i suoi disagi, le sue paure, i suoi punti di forza e criticità, i suoi 31