Incontro fra i Popoli - Giornalino n. 53 dicembre 2016 | Page 3
Sostegno a distanza…
in attesa di persone generose
Dal pesce, la scuola
per i figli di Mélanie
Mélanie ha 34 anni, vive a Moundou (sud Ciad) ed è mamma di quattro bambini, di 14, 8, 6 e 4 anni.
Abbandonata dal marito, è ora da sola ad occuparsi dei figli e, per sopravvivere, vende verdure:
ogni giorno percorre dieci km a piedi per comprare dai rivenditori la merce a credito, per poi rivenderla
al mercato del quartiere. A fine giornata, che abbia venduto o meno le verdure, deve dare al fornitore
quanto pattuito. A volte non guadagna neanche per ripagare la merce. Mettere qualcosa da parte è
impossibile. Spesso non ha soldi per beni di prima necessità. Un pasto al giorno, a volte due, è tutto ciò
che riesce ad offrire ai suoi bambini, che non hanno la possibilità di andare a scuola. E non parliamo di
quando i bambini si ammalano.
L’ideale per Mélanie, donna coraggiosa e intraprendente, è iniziare un’attività economica più redditizia: acquistare 4 cartoni di pesce affumicato e 2 di pesce secco e il materiale
necessario per allestire una bancarella confortevole e avviare il suo piccolo comChi può sostenere la signora Mélanie e i suoi figli?
mercio. Mélanie ha bisogno di 250 euro.
UN POZZO per i bambini non udenti di Moundou
Le persone non udenti in Ciad sono ritenute motivo di vergogna dalle
famiglie e fin da piccoli vengono esclusi dalla vita sociale, relegati nei
campi a lavorare e non hanno la possibilità di andare a scuola. Da adulti
sono destinati a svolgere piccoli lavoretti saltuari o a mendicare.
L’associazione ciadiana Caprosec sta aiutando una scuola per 120
bambini non udenti situata nell’estrema periferia della città di Moundou:
con il supporto di Incontro fra i Popoli, vuole dotare la scuola di un pozzo
per l’acqua potabile.
Costi: 2.000 e trivellazione del suolo, 1.800 e pompa elettrica,
450 e gruppo elettrogeno, 100 e rubinetti e accessori.
Chi ci aiuta
a sostenere questo progetto?
Anche
una piccola cifra
può essere utile!
CARMELLE rischia di perdere il futuro
Carmelle ha 21 anni ed è di Moundou, una grande città del sud del
Ciad. Orfana di padre, proviene da una famiglia estremamente povera.
Fin da piccola dimostra la sua attitudine allo studio e a scuola si impegna
moltissimo, ma le difficoltà economiche famigliari mettono a rischio la
sua scolarizzazione.
Seguita dall’associazione ciadiana Caprosec, Carmelle entra nel programma di Sostegno a Distanza di Incontro fra i Popoli e riesce ad ottenere il diploma di maturità.
Il sogno di Carmelle è diventare insegnante. Terminata la scuola secondaria, lascia la casa e affronta un viaggio di 600 km per raggiungere
la capitale N’Djamena, dove è accolta da uno zio paterno.
Si iscrive alla facoltà di Scienze dell’Educazione, frequenta le lezioni
e sostiene gli esami, superando brillantemente i primi due anni accademici. Prossima alla laurea triennale, progetta di continuare con la laurea
specialistica che le permetterebbe di insegnare negli Istituti Superiori.
Dallo scorso giugno però, uno sciopero generale attanaglia le scuole
e le università del Ciad, che ad oggi non
danno alcun cenno di ripresa delle attività
scolastiche. L’unica possibilità è di lasciare il Ciad e trasferirsi a Maroua nel vicino
Camerun per poter terminare il terzo anno
di Università e proseguire poi con la laurea
specialistica.
Un anno accademico costa 2.000 euro
(tasse scolastiche, vitto e alloggio, trasporto).
Abbiamo già 500 euro
e stiamo cercando quelli che mancano!
Chi può sostenere Carmelle,
anche con un piccolo contributo?
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