Il foglio dell'Umanitaria n.3 ottobre 2015 - gennaio 2016 | Page 30

, Anno 111 - SUPPLEMENTO nlN. 34 .. .. Milnno, 7 dicembre 1907 .- .. Conto Corrente colln Postn ~=====================================~O~====~===============================~ UMA PUBBLICAZIONE LORIA + VIA + + PfRIODICA + DELLA ALESSANDDO + MANZONI + SOCIETÀ. UMANITARIA + 9 + ~ + DISTRIIlUITA + + fONDAZIONI: + P. G:DATUITAMENTE • AI + + M. SOCI .--'0,"- I PRIMI TRE MESI DI FUNZIONAMENTO DELLtEI Cft5R DI LtElVORO Si sa lo scopo dell'Umanitaria: aiutare i diseredati a rilevarsi da sè medesimi. Si sa lo scopo della Casa di lavoro: offrire - du rante la disoccupazione lavoro a chi dal lavoro ritrae il pane quotidiano. Si sanno le obbiezioni mosse da ogni parte contro la possibilità e la utilità della rlsa di lavoro: impossibilità a creare lavori adatti alle diverse attitudini d i di~occupati; impossibilità di evitare la concorr nza e quindi di impedire che la occupazione ai disoccupati tolga lavoro agli occupati; impossibilità, infine, di vitRr che la Casa di lavoro - per le categorie di persone che ad essa si sarebbero rivolte: operai squaliAcati, imprevidenti, senza un m stiere de terminato,senza v lontà,ignari dei dov ri della solidarietà, disorganizzati, ecc. - si tras formasse in un Ricov ro di mendicità. Ad ogni modo P. M. Loria, fondatore dell'Umanitaria, volI che la Casa del lavoro fosse istituita, ed il Consiglio dell'Umanitaria '- ossequiente ai voleri del testatore ne deliberò l'inizio. E volle che essa fosse collegata cogli ffici di collocamento, si che da questo provenissero i lavoratori validi, realmente disoccupati per mancanza di lavoro, verame nte atti ad avere altre occupazioni; e volle che la Casa di lavoro sorgesse come ambiente ristoratore, elevator , educatore, si da far rinascere le speranze e le energi sopite i n maniera che l'eventuale limitato risultato economico della Ca a di lavoro fosse compensato da beneAci morali - e quindi indirettamente economici - che si sarebbero esercitati a favore dei disoccupati. Volle, infine, che la Ca5;a di lavoro fosse un osservatorio di miserie individuali ed 'nsieme una Casa di assistenza e di cura e di educazione per i diseredati che avrebbe ospitato: assistenza e cura alle miserie individuRli che la asa non può lenire ma ch altri Istituli pos ono attenuare o togliere; assistenza e cura per la famiglia del disoccupato, si che l'appoggio concesso ad esso fosse anche diretto ad impedire, poi, che i famigliari i figli avessero a cadere, per cause eliminabili, nelle stesse disgrazie paterne o materne; opera di educazione diretta a p er.5uadere della necessità della previdenza, dell' associazione. produzioni della Casa di lavoro E si volle eh rossero particolarmente dirett a soddisfare bisogni nuovi o bisogni non compiutamente s ddisfaUi} o a. richieste nuove di merc limitatament oggi prodotta; si pensò alla pu bblicità per mezzo dei sacchetti di carta, alle opere di riparazioni di abiti, biancheria, arredi domestici; all'industria dei giocattoli. Per la istituzione della Ca a di lavoro il Consiglio chiamò la signora A. I avizza, alla quale diamo la parola. 1/ lo fui chiamata a dare attuazione a qu ste proposte. Sfoglio il mio diario che 1i.a.lh;tA.--L si apre il 24 aprile. Mi preoccupo subito dello smercio dei sac hetti di car ta, che dov va ostitui re la principale produzion della Casa. Chiamai il signor AuCTusto Mazzl1cch etti, he di · vi ne int lIigente G rvido coop ratore d lla asa per la vendita d Ila pubblicità sui sacchetti, e si stipulano dll notevoli contratti con la Navigazione g nerale e con il Minister cl lle Finanze per la re'clallle al chinino di tato. Studio l'i ntroduzione per le donn - del lavoro di maglieria a macchina e mi con iglio con la signori na Sofia Pini. Mi p rsuado che - que~to un lav ro che può ssere appr o durant la breve permanenza nella Casa di lavoro, che pu dare subito un modesto tozzo di pane. Per l'allestimento d l laboratorio femminil visitai le Scuole preparatori per le piccol op raie, promosse dalla signora Rebecca Cald rini, l'Orfanotrofio femmi nde. Ricevetti dalla dir ttrice e dalle ma stre dell' rfanotrofio femminil uno splendido album, ricco di campioni per lavori, eh ora fa parte del museo del nostro laboratorio femminil . Un not vole successo ehbe l'invito fatto alle principali case industriali perchè offrissero scampoli e p zz di stoffa alla Casa di lavoro per formare il primo materiale per il lavoro delle disoccupate. Studio la produzione del giocattolo, che oggi è largamente importato dall'estero, e che non - dall'Italia sportato. Mi consiglio coll'ono Chi sa, a quisto notizia dei prezzi di mercato) dei generi di più facile consumo. Ma mi propongo - come si propongono i miei consiglieri dei primi giorni, i colleghi dell'Umanitaria ./tVt4