Il foglio dell'Umanitaria n.3 ottobre 2015 - gennaio 2016 | Page 27

il FOGLIO dell’Umanitaria 27 complesso. Affascinante perché costruire un programma generale che possa essere interessante, vario, appetibile ed esaustivo di un tema che ci si prefigge è attività quanto mai stimolante. Nel compiere questa operazione ho la possibilità di soddisfare le mie curiosità musicali, di conoscere pagine mai ascoltate e di studiare molto per preparare gli interventi che dovrò fare ad introduzione delle singole serate. Inoltre essere a contatto con i giovani artisti, ascoltare le loro proposte, cercare di modularle o modificarle per venire incontro alle esigenze del nostro pubblico, fornisce aspetti umani e personali che riservano a volte molte sorprese. Capita spesso infatti di scoprire personalità interessanti o anche, perché no, dover, sempre gentilmente, imporre alcune decisioni che magari all’inizio sono capite poco o addirittura male. L’importante è poi che il tutto funzioni e devo dire, ad onor del vero, di aver sempre avuto, nel corso di tanti anni, sempre riscontri positivi. Addirittura da alcuni di questi incontri sono nate amicizie che si sono mantenute nel tempo e questo è un aspetto certamente entusiasmante di questo lavoro. La complessità invece deriva dal fatto che io non posso scegliere gli interpreti secondo un’idea di tema musicale, ma devo preti. Diciamo un po’ un lavoro al contrario rispetto a quello che tutti i miei colleghi a capo di istituzioni concertistiche fanno. Diventa quindi una sorta di gioco di abilità nel ricercare un filo conduttore che comprenda strumenti e repertori i quali talvolta, come nel caso della stagione che sta per iniziare, spaziano molto per ampiezza e varietà. Trovare un legame che unisca una viola, un pianoforte, un duo di percussioni ed uno sax e piano non è certo cosa semplice ma, al contempo, diventa una sfida altamente stimolante. D. Quale sarà il tema della Stagione 2015/2016 e quali gli interpreti? ricorrere all’operazione inversa. Infatti, coloro che saranno gli esecutori presenti in cartellone mi è noto prima che io possa definire un tema il quale, anzi, deve essere necessariamente modellato su coloro che ne saranno gli inter- R. Il titolo della stagione XXXI Stagione 2015/2016 è “Per aspera ad astra” e vede come tema il virtuosismo in musica. Virtuosismo, però, considerato in senso lato intendendo non solo quello appariscente, meccanico-strumentale, che comunque è componente imprescindibile dell’evoluzione tecnica di qualsiasi stru- mento. Ci si soffermerà anche su quelle destrezze che, a prima vista, non risultano subito evidenti ma che indiscutibilmente richiedono abilità non inferiori a quelle prettamente digitali. Mi riferisco, per esempio, alle capacità espressive, di varietà nella tavolozza sonora, di resistenza, mnemoniche, interpretative o anche d’insieme richieste agli esecutori strumentali di cui forse non tutti gli ascoltatori sanno cogliere e capire la difficoltà. Sarà un programma molto vario sia per generi strumentali sia per repertorio che, come tradizione nostra, spazierà senza limitazioni dalla musica antica a quella contemporanea. Molta musica da camera interpretata dai vincitori e menzionati alla edizione nazionale del Concorso, svoltasi nel 2014, e da alcuni musicisti segnalati da prestigiose istituzioni di formazione musicale quali la Scuola di Musica di Fiesole e l’International Chamber Music di Duino o da importanti Concorsi di esecuzione a livello nazionale come quello di Giussano. Inoltre, nella stagione, è compreso pure l’appuntamento con il Concerto dei Vincitori della XXV edizione del Concorso Musicale dell’Umanitaria che quest’anno vedrà coinvolti studenti provenienti da tutti i paesi europei. Una stagione quindi dai contenuti ricchissimi ed interessanti che sono certo riscuoterà un successo notevole tra il pubblico milanese. (Intervista raccolta da Milena Polidoro)