Il foglio dell'Umanitaria n. 2 giugno - settembre 2016 | Page 4

il FOGLIO dell ’ Umanitaria
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Vivere e agire secondo i valori della legalità

Da quando nel 2008 il Concorso Ambasciatori dei Diritti Umani è stato ideato , tante sono state le personalità che hanno voluto sostenere il Progetto . Tra queste anche Luigi Scotti , già Ministro della Giustizia , il quale quest ’ anno , oltre a presiedere la Commissione giudicatrice di Napoli , ha declinato il titolo del tema che i ragazzi partecipanti al concorso sono stati chiamati ad elaborare , nelle rispettive sedi di Milano , Roma e Napoli della Società Umanitaria . Riportiamo qui di seguito le riflessioni dell ’ ex magistrato rispetto all ’ esperienza dell ’ edizione 2015 .
Viviamo un periodo difficile , un periodo di crisi continue che coinvolgono Stati e interi continenti . Ogni giorno i mezzi d ’ informazione ci portano l ’ eco e le immagini di atti di terrorismo e di dolorose migrazioni che , nei paesi arabi e africani , interessano intere comunità sconvolte da contrasti razziali , religiosi , politici o da vere e proprie guerre . Ma anche gli Stati europei sono attraversati da crisi profonde che riguardano l ’ economia , le risorse finanziarie , il mondo del lavoro , la politica sociale , crisi che incidono sulle categorie più deboli , soprattutto sui giovani perché ne rendono difficile l ’ inserimento nei rapporti produttivi e più preoccupante il futuro . In queste difficili situazioni gli Stati europei non ci appaiono più così solidi nella struttura istituzionale , ed anche tra quelli con regime tendenzialmente democratico serpeggia un ’ angoscia identitaria che coinvolge lo stesso vincolo di unione . Accade così che si violino trattati e regolamenti che dell ’ U- nione – con la U maiuscola – costituiscono la legalità ; vengono messi in discussione , talvolta traditi , concetti fondamentali al vivere civile , come il rispetto della dignità delle persone e dei popoli , l ’ eguaglianza nei diritti e nei doveri , la solidarietà nel bisogno . Se questo , purtroppo , è il contesto in cui viviamo , ho avuto qualche perplessità nel proporre agli aspiranti “ Ambasciatori dei Diritti Umani ” una prova dedicata alla legalità , anzi al suo duplice aspetto di diritto e di dovere , dopo la premessa secondo cui “ il vivere civile richiede il rispetto delle leggi che , regolando i rapporti tra le persone , tutelano l ’ eguaglianza nella reciproca dignità , la sicurezza , la libertà , la solidarietà ”. Ho pensato che in questi termini la prova avrebbe stimolato discorsi negativi , contrassegnati da un ’ ampia traccia di problematicità sul “ dovere del rispetto dei doveri ”; insomma ho temuto che , in un periodo in cui del vivere civile sono in discussione gli stessi presupposti , forse gli elaborati avrebbero soprattutto legittimato le deroghe alla legalità . Ebbene , non è andata così . I giovani concorrenti hanno trattato l ’ intera tematica indicata dalla traccia , esaminando il valore della legalità in tutti suoi aspetti . Gli spunti di analisi sono stati vari : dall ’ origine del concetto in senso storico-sociologico alla concezione naturalistica ed a quella positivistica ; dai presupposti etico-morali alle caratteristiche che nel corso del tempo l ’ hanno contrassegnato ; dai doveri che comporta agli obiettivi che esso realizza ; dalla critica del legalismo tout court
alle condizioni socio-strutturali o politiche della legalità , cioè la ratio legis come dicono i giuristi . Anche l ’ analisi del vivere civile e delle sue finalità regolatrici ha avuto spazio in alcuni elaborati , insieme all ’ analisi delle terribili condizioni , che oggi , in molte aree del mondo , per tantissime persone , lo rendono impossibile .
Un elaborato , in particolare , ha colpito la commissione : un giovane concorrente – ovviamente ne abbiamo scoperto l ’ identità al riscontro dei nominativi – ha esaminato ed approfondito tutti gli aspetti della tematica , tutti i punti di riflessione valutativa con una capacità di analisi ed una maturità concettuale che hanno suscitato piena condivisione e vero e proprio entusiasmo quando , in sede di premiazione , il giovane ha dato lettura del proprio elaborato . Anche altri concorrenti hanno presentato elaborazioni ampie e precise , svolte con intelligenza argomentativa e spunti personali : questa volta la premiazione avrebbe dovuto toccare un numero ben più alto di partecipanti . Debbo sottolineare che nessuno ha scritto “ di questi tempi , con tutto quello di terribile che accade , non può esistere un dovere della legalità ”. Insomma la
lettura ha smentito certe mie preoccupazioni , e mi sono detto è veramente un bene che lo scetticismo degli anziani sia sconfitto dal coraggio propositivo dei giovani e dalla ferma volontà , nonostante tutto , di credere nel “ vivere civile secondo i valori della legalità .
Luigi Scotti
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