Il foglio dell'Umanitaria n. 1 febbraio-maggio 2016 | Page 18
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FOGLIO dell’Umanitaria
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Il nostro ricordo di Daniele Oppi
nel decennale dalla morte
Un incontro a più voci per rievocare l’opera multidisciplinare dell’artista ideatore del
nome “Lambretta”, della “Gomma del ponte”, di “Chicco” e dei giornali comunali.
Philippe Daverio,Franco Manzoni e Francesco
Oppi hanno ripercorso il cammino umano e
artistico di uno dei più geniali creativi italiani del secondo dopoguerra. La pittura lo aveva incantato fin da giovanissimo, quando aveva
vinto il primo premio di pittura “Gioventù studentesca” (1948),meritandosi un lusinghiero giudizio di Leonardo Borgese:“(...) Oppi mostra
di avere una straordinaria forza nel rappresentare pittoricamente:
vedremo cosa farà a venti, a trent’anni e così via (...).
Artista, scrittore, uomo della comunicazione a tutto tondo, Daniele
Oppi era nato a Milano nel 1932. Negli anni ‘70, dopo l’avventura
americana, aveva stabilito il suo quartier generale alla Cascina del
Guado, sul Naviglio Grande, impegnandosi nella ricerca creativa e socioculturale, con la collaborazione, tra gli altri, di Paolo
Suman, Stefano Pizzi e David Maria Turoldo. Nel 1991 fondò la “Cooperativa Raccolto”, tutt’ora attiva.
Dopo aver visitato una composita galleria di sue opere, Philippe Daverio ha ammonito: “Il tessuto storico dell’arte in Italia
sta per essere perduto definitivamente e, se non ridiamo fiato a una volontà di difesa della memoria, Daniele Oppi, che ne è
un esponente di spicco, finirà per essere riscoperto
solo tra centocinquant’anni attraverso qualche
impervia ricerca di volonterosi studenti universitari.
Facciamo in modo di rendergli giustizia oggi”.
Nell’occasione il figlio Francesco ha donato all’Umanitaria il dipinto “Problemi di Milano”, che sarà
esposto permanentemente nel foyer del Salone
degli Affreschi.
Photo Cesare De Ferrari
Sopra, Philippe Daverio davanti ad una rara opera “americana”.
Qui sotto, da sinistra, Daverio, Francesco Oppi e Franco Manzoni.
A sinistra, Elisa Zappa, alla lettura
davanti al dipinto, “Problemi di Milano”,
acrilico su tela, 1992 (150x200 cm),
donato all’Umanitaria.
Photo clac