Il foglio dell'Umanitaria n. 1 febbraio-maggio 2016 | Page 11

il FOGLIO dell’Umanitaria 11 L’UMANITARIA SI RACCONTA  RICORDANDO BOCCIONI E RAVIZZA In occasione del prossimo anniversario dell’Umanitaria (sono già 123 anni), il nostro Presidente ha pensato di inaugurare un ciclo di appuntamenti dove, almeno una volta all’anno, si possa ripercorrere le tappe fondamentali della nostra istituzione (a gennaio è venuto nel nostro Archivio anche un ricercatore di Nagasaki!). Il 10 maggio, con qualche giorno di anticipo sui tradizionali “Saggi Humaniter”, si potrà rivivere questa storia (una storia a dir poco avvincente) attraverso il filmato che è stato realizzato insieme a MemoMi. Ma dato che i venti minuti del video non possono bastare a rendere giustizia realizzato uno dei suoi quadri più famosi, e poi partecipato – insieme al “drappelletto solito rappresentato dall’eccesso futurista” – ad un esperimento artistico a dir poco controcorrente: la prima Esposizione d’Arte Libera d’Italia. Vi abbiamo incuriosito?  SOTTO IL VESUVIO, IL PROGRAMMA ENTRA NEL VIVO La sede di Napoli si prepara all’arrivo della primavera mettendo in campo numerose attività che arricchiscono l’ampia e variegata offerta culturale che gli oltre 250 docenti della Fondazione Humaniter portano avanti quotidianamente. Febbraio sarà all’insegna dell’arte, con il ciclo “Arte, ri-creazione della vita” curato da Franco Lista, e vedrà l’inaugurazione della XXXI stagione concertistica dell’Umanitaria che quest’anno si avvale della collaborazione dell’Istituto Francese di Napoli che ospiterà 2 dei 4 concerti in calendario. Sarà poi la volta degli spettacoli che vedranno in scena sia i nostri soci, sia compagnie amatoriali della città con un programma che spazia da Garcia Lorca alla musica d’autore e che culminerà sabato 28 maggio con lo spettacolo-saggio “Ancora una volta insieme”: in questa occasione tutti gli iscritti ai corsi di ballo, canto, recitazione e discipline orientali, sotto la guida dei loro docenti, danno vita ad un vero e proprio spettacolo di varietà molto apprezzato dagli oltre 400 spettatori che ogni anno affollano il teatro. Infine, la solidarietà con due i tornei di burraco (organizzati dall’infaticabile docente Patrizia Petriccione): il primo a febbraio, il cui ricavato sarà devoluto alla “Casa del Sorriso” che ospita i familiari dei malati lungodegenti o gli stessi malati in condizione di disagio economico; il secondo, a marzo, per sostenere il Programma Méntore. E, come sempre, il Programma Sociale proporrà viaggi e passeggiate culturali per tutti i soci e i nuovi amici. Marina Melogli  LA SHOA E I NUOVI RAZZISMI ad un “un vero organismo d’avanguardia e di sperimentazione sociale”,si è pensato di individuare tra i tanti episodi significativi che hanno costellato la nostra storia un caso particolare: quando Umberto Boccioni “viveva” in una delle nostre aule, dove avrebbe Dall’alto, Alessandrina Ravizza con un gruppo di disoccupati della Casa di Lavoro; il padiglione Ricordi dove si tenne la Prima Esposizione d’Arte Libera nel 1911; il disegno di Umberto Boccioni realizzato per la copertina del romanzo della Ravizza “Nota della lavandaia” (1912). Il 28 gennaio la Società Umanitaria ha celebrato il Giorno della Memoria con un incontro organizzato dall’Associazione Nestore intitolato “Shoah, nuovi razzismi, nuovi stragismi”, presenti lo storico Marco Paganoni e il giornalista Davide Romano. P \