Il filo rosso Oct 2013 | Page 24

Baghdad Messi - Belgio/Emirati Arabi Uniti 2013 - Fiction - 16' 30" di Sahim Omar Kalifa Baghdah Messi, il nuovo film rivelazione del curdo-iracheno Sahim Omar Kalifa, belga d’adozione, che ha partecipato all’International Film Festival di Leuven ed al Dubai International Film Festival, nel dicembre 2012. Pluripremiato, il corto ha ricevuto il Grand Prize for Best Short Film all’11° edizione del Brescello International Film Festival, nel Giugno 2013 oltre al Premio della Giuria come 2° migliore film al Festival du Court Métrage Maghribo Asiatique a Tissa, in Marocco, nel maggio 2013. La storia è ambientata in Iraq, nel 2009, e ruota intorno al piccolo Hamoudi, appassionato di calcio nonostante abbia subito un’amputazione alla gamba. La perdita dell’arto, facilmente addebitabile ad una mina o ad una mina giocattolo, come purtroppo spesso accade in queste aree del mondo, non gli impedisce di amare questo sport e di ricoprire il ruolo di portiere entusiasta, in una squadra organizzata con gli amici del polveroso e caldo villaggio. In questi giorni di giochi, che a volte sanno essere pure spensierati, si attende con trepidazione la finale di Champions League fra Barcellona e Manchester United, dove si affronteranno Messi e Ronaldo. Poco prima del giorno tanto atteso della finale, tuttavia, il televisore di Hahmoudi si rompe. Un televisore che, oltre ad essere lo sguardo sul mondo e lo spiraglio d’aria fresca costituito dal calcio, è, allo stesso tempo, uno dei pochi mezzi che il ragazzino ha per farsi accettare dagli amici, che non esitano a mandarlo via dalla squadra, quando, a causa della sua menomazione, perdono una partita. L’unica soluzione è quella di andare a Baghdad a farlo riparare, ma il padre tentenna, la città è ancora troppo pericolosa. Apparecchio in spalla, alla fine padre e figlio si avventurano verso la capitale, a piedi, con affetto e paura il padre si gira a guardare ed ammirare il suo villaggio prima di partire, sa, forse sente, che non tornerà. Con lo sguardo accarezza i tetti, le case, le pietre, le rocce, le caprette, il viso della moglie. L’amore immenso e i sacrifici di un padre sono anche questo. Hahmoudi tornerà solo, indossando la sua maglietta n.10 di Messi, con il suo televisore aggiustato. Dopo il match finale, dove Lionel Messi segnerà, con la leggerezza dei suoi 10 anni improvvisamente divenuti pesanti 50, dovrà recarsi con sua madre a recuperare il corpo di papà, in mezzo ad una guerra che colpisce pesantemente, senza scampo, indistintamente, bambini ed adulti. Film toccante e bellissimo. (SS) 24