Il filo rosso Oct 2013 | Page 18

Sevilla - Olanda 2012 - Fiction - 11' di Bram Schouw Finanziato dal Netherlands Film Fund, Dutch Cultural Media Funds CoBO-Fund Short e Best Film al Netherlands Festival and nel Film 2012, Sevilla è un film sul viaggio, sui valori che da giovani si sentono maggiormente, considerati imprescindibili dalla propria stessa essenza: libertà, amore, amicizia, intimità, unione, avventura, tenerezza, leggerezza, solidarietà. Tre amici partono per un viaggio che dovrebbe essere spensierato ed indimenticabile, l’automobile carica di bagagli, tanta energia e Boris alla guida. Boris, il maggiore, sarà il personaggio chiave, i due ragazzi sono fratelli, la bella e dolce ragazza la fidanzatina - per usare un termine un po’ obsoleto - di Boris. L’amore è grande, la forza è quella dei primi innamoramenti, il viaggio è sicuramente più importate della meta. La telecamera spazia dall’interno disordinato dell’automobile, a campi aperti avvolti dal grano, baciati dal sole, abbracciati dall’arcobaleno. Fino ad un muro dove si dipingono sagome di corpi liberi, ombre che rimarranno nell’ombra, alle feste folcloristiche di una cittadina che assomiglia a Liegi, dove la giovane danza con un vecchio e simpatico signore che forse si ricorda del valzer che amorevolmente aveva intrecciato con quella che sarebbe stata la sua amata moglie per oltre trent’anni. Boris e gli altri, Boris la guida, Boris il capo banda di amici uniti, così come si sa essere uniti negli scout. Boris che avanza, insaziabile e temerario, che corre talmente da osare l’inosabile. Fino alla cieca tragedia. Un tuffo da un ponte, che doveva essere qualcosa d’indimenticabile, e il nulla, l’imbarcazione che travolge, il buio. Uno scherzo costato una vita. Qualcosa che diventerà davvero indimenticabile nella sua tetra luce crepuscolare. Perché il monito vuole anche essere quello che alcuni giochi non vanno nemmeno immaginati. L’anno successivo i due amici rimasti tenteranno di ripercorrere il gesto, per provare a voltare pagina, tuffandosi anch’essi dallo stesso ponte ma sopravvivendo al lancio ed alla paura, all’angoscia, al vuoto ed alla tristezza lasciati dalla scomparsa di Boris. Lavati dalle lacrime che dovevano scorrere da lungo tempo, riprenderanno il viaggio bruscamente e tristemente interrotto, dirigendosi a Siviglia, perché la vita, pur nell’angoscia della perdita di una