Il Democratico Dicembre | 页面 7

Cossato dorme e non è più solidale E Corradino non ha risposte valide Cossato dorme, e l’amministrazione senza coraggio si limita a gestire l’esistente e a ridurre i debiti. Quante volte lo abbiamo scritto? Troppe. Cossato è meno equa, con aumenti generalizzati e incauti sulle tariffe mensa dettati da una grossolana interpretazione dei nuovi criteri ISEE che ha costretto l’amministrazione Corradino al dietrofront su nostra segnalazione. Meno sicura, con lavori di manutenzione in ritardo o fatti col contagocce (Castellengo vedrà a breve, forse, iniziare i lavori di ripristino del tratto danneggiato dalle piogge dello scorso anno) e segnaletica carente. Meno solidale, perché l’accoglienza dei richiedenti asilo è diventata terreno di propaganda leghista senza alcuna umanità e strategia. Meno centrale, lasciando che le idee e le progettualità vengano dai comuni e dalle unioni confinanti che sembrano trascinarla verso collaborazioni necessarie, ma delle quali dovrebbe essere capofila, non gregaria. Sgombro subito il campo: ogni comune vive sulla propria pelle le difficoltà della spending review che pare aver colpito solo loro senza intaccare altre sacche di spreco. I margini di manovra per gli amministratori sono pochi, ma è proprio questo a rendere necessario un innovativo lavoro in rete. Non sarà questo centrodestra, i cui consiglieri non dicono una parola in consiglio (salvo le battutine razziste del loro capogruppo), che vede come “contrasto alla violenza di genere” 500€ di libri a tema per la biblioteca e che di fronte a uno scempio come il cantiere dell’area ATC in fraz. Picchetta vede il Vice Sindaco Moggio allargare le braccia perché “da quando è di quadrante, parlare con ATC è dura”, a tirarci fuori dalle secche. Lo faremo noi, vigilando su errori dannosi come quello sulle tariffe mensa, segnalando agli uffici i disservizi come abbiamo fatto per l’illuminazione pubblica e i cantieri non in sicurezza, facendo approvare lo sconto pannolini sui rifiuti, chiedendo di tutelare il servizio della Residenza Mariagrazia. Marco Barbierato Consigliere Comunale Membro Direzione Regionale PD A Trivero le gestione dei migranti è iniziata in salita. Servono sinergie Dodici giovani migranti sono giunti a Trivero la scorsa estate dalla Nigeria dal Gambia e dal Ghana. Sono ospitati in una casa privata in frazione Mazzucco dove sono gestiti dall’associazione Nuvola di Torino. La vicenda dei migranti a Trivero è iniziata in “salita”. I problemi sono stati determinati sostanzialmente dagli scarsi contatti tra l’associazione Nuvola e l’Amministrazione comunale. Infatti, essendoci state trattative esclusivamente tra i privati che hanno messo a disposizione l’edificio e l’associazione, l’Amministrazione comunale ha potuto semplicemente prendere atto della situazione. All’inizio sono emersi una serie di problemi e incomprensioni, tra Nuvola, l’Amministrazione e le associazioni di volontariato che fin da subito si erano messe a disposizione per aiutare i ragazzi. Inoltre gli ospiti hanno vissuto situazioni di disagio, che sono poi sfociate in una manifestazione di protesta alla quale si sono associati anche i migranti ospitati a Pray, anch’essi gestiti dall’associazione Nuvola. Le cose hanno preso una piega diversa solo dopo una serie di incontri tra Nuvola, volontari, Amministrazioni comunali di Trivero e Pray e Prefettura, durante i quali si sono definiti i rapporti, i ruoli e un programma finalizzato a gestire in modo adeguato gli ospiti e a contribuire alla loro integrazione. Da questa prima esperienza emerge in modo evidente che il problema profughi deve essere affrontato in stretta collaborazione tra gestore, amministrazioni e volontariato. I ragazzi intanto passano le giornate nella noia, anche se alcuni volontari li coinvolgono nelle feste e nelle manifestazioni che si svolgono in paese e partecipano alle lezioni di italiano che due volte la settimana si tengono in bibliot