Il Democratico Dicembre | Page 6

Giovani democratici: “Il reddito minimo strumento che dà dignità” Parlare di povertà significa anche provare a fare un inquadramento generale, contestualizzare le azioni concrete e soprattutto cercare la radice del problema. Viviamo in un mondo globalizzato, governato da un sistema su cui la politica sta perdendo sempre di più il controllo e che sta aumentando la distanza tra ricchi e poveri: ma non si tratta più di “sud del mondo” e “nord del mondo”, perché per quanto questa disuguaglianza rimanga molto forte e sia all’origine dei flussi migratori che ci troviamo ad affrontare, si tratta anche di una disuguaglianza all’interno del nostro mondo. Si tratta di un aumento della povertà assoluta e relativa all’interno del civilissimo occidente, con tutta una serie di conseguenze che la povertà economica si porta dietro: esclusione sociale, tensioni, violenze, fanatismi e ghettizzazioni. Un sistema che tende a generare contraddizioni e contrapposizioni: disoccupazione contrapposta a sfruttamento e lavoro nero; aree degradate o abbandonate e aree di lusso; nuove generazioni sensibilmente più povere di quelle vecchie, destinate a lavorare molto più a lungo e irregolarmente. Sicuramente è difficile prospettare una soluzione ad uno scenario così macroscopico anche se è essenziale ripartire da un elemento fondamentale dei sistemi nazionali europei: i Diritti. Diritti significa libertà e soprattutto dignità: In questo momento sono poche le regioni in Italia ad adottare strumenti di sostegno alla povertà come il reddito minimo (che è dive