Il Democratico Dicembre | Page 2

Il Democratico affronta povertà e immigrazione “La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi”. Lascio a questa citazione di Albet Einstein la sintesi di questa copia de “Il Democratico”. E’ un numero speciale e monotematico, e ciò lo rende diverso dalle pubblicazioni precedenti non è soltanto l’oggetto dei contenuti, interamente dedicato al fenomeno dei richiedenti asilo, al mondo dei migranti, ad un fenomeno di struggente attualità. Il tema editoriale è soltanto l’incipit, perchè ciò che invece emerge dalla lettura delle prossime pagine restituisce una particolarità della quale dobbiamo andare fieri: il Biellese è un territorio intero che, unito, pur con difficoltà che non mancano mai, accoglie, con solidarietà, cercando di fare massa critica intorno ad una drammatica situazione che l’Europa e l’Italia stanno affrontando con coraggio. Sfogliando questo giornalino, partendo dal resoconto della discussione che il Partito democratico ha voluto pubblicamente aprire sul finire dello scorso anno, ci si accorge di come stiamo vivendo una storia tutta nuova, una pagina dolorosa che sta segnando nuovi confini negli equilibri del mondo. Povertà e nuovi migranti, La sala del museo del Territorio durante l’iniziativa del 21 novembre scorso Foto Andrea Battagin foto e video come ha sintetizzato con efficacia il segretario provinciale del Pd Paolo Furia, non sono un tema qualsiasi che può essere affrontato, discusso e accantonato al termine di una riflessione, perchè si tratta della questione centrale della nostra società. Nelle pagine che seguono si alternano amministratori che hanno dovuto gestire l’arrivo di persone smarrite in un paese molto diverso dal loro a membri delle istituzioni che spiegano con dati ed esempi come il fenomeno stia incidendo sulle nostre province e sulle nostre vite. Spesso l’arrivo di persone bisognose supera persino la capienza delle strutture messe a disposizione e gestite per l’emergenza. E in questi casi diventa tutto ancora più difficile, come spiega il sindaco di Biella Marco Cavicchioli, convinto che non sia possibile, per una città, respingere chi ha bisogno solo perchè si è superato un numero burocratico di assegnazioni. Dalla serata nella quale il dibattito è stato condiviso con la cittadinanza sono passati circa due mesi. Oggi, come ieri, finite le festività, l’emergenza continua e rimane di disarmante attualità. Fabrizio Ceria segue dalla prima pagina Accogliere si può e si deve Senza paura Infine, Parigi. E oggi piangiamo 130 morti di una guerra che è la stessa, ma proprio la stessa, di cui distrattamente raccogliamo informazioni gua ɑ